Era il 30 settembre 2016 quando la sonda Rosetta dell'Agenzia spaziale europea atterrava sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Prima di Rosetta, il 12 novembre 2014, era sceso sulla cometa Philae, il lander robot che la sonda madre aveva portato con sé durante il lungo viaggio durato 10 anni. Nel momento in cui Rosetta ha "toccato terra", sulla cometa, la missione è terminata ufficialmente - con la fine delle trasmissioni.

Una missione di grande successo (nonostante il relativo fallimento di Philae), durata 12 anni - dei quali dieci in viaggio: un viaggio che ha visto la sonda passare più volte vicino alla Terra (per ottenere il "colpo di frusta gravitazionale" che l'avrebbe lanciata verso il suo obiettivo) e passare vicino agli asteroidi 2867 Steins e 21 Lutetia, fotografandone particolari molto rilevanti.
È stato un progetto senza precedenti, concepito a metà degli anni '80, che probabilmente non finirà mai di meravigliare e di essere oggetto di studio da parte di scienziati e ricercatori.
A distanza di un paio di anni dalla fine, l'ESA ha completato l'elaborazione e pubblicato tutte le fotografie raccolte durante la lunga missione, comprese quelle che erano state "sequestrate" dai ricercatori di diversi Paesi che avevano chiesto la priorità nell'analisi delle immagini.

Oggi è infine possibile vederle tutte, con i dati dello scatto. Per molte, è la prima volta che si vedono e saranno sicuramente riprese dai ricercatori, che le passeranno al vaglio alla ricerca di nuove informazioni e scoperte.
Soprattutto quelle ottenute durante la fase di avvicinamento alla cometa, sia di Philae sia di Rosetta, perché permettono di vedere dettagli incredibilmente nitidi e ravvicinati della superficie di 67P.
L'ultima immagine scattata da Rosetta prima del toudown è stata fatta ad appena 20 metri dalla superficie: quello che si vede sono i dettagli di un "mondo" primordiale, un paesaggio alieno spaventoso e affascinante.