La caduta incontrollata - ma sotto stretta sorveglianza - della Tiangong-1 verso l'atmosfera terrestre è finita nel mirino dei radar di alcuni scienziati tedeschi, che ne hanno fornito le immagini finora più accurate. Il team del Fraunhofer Institute for High Frequency Physics and Radar Technology (Fraunhofer FHR) di Wachtberg (Germania) ha utilizzato il radar TIRA (Tracking and Imaging Radar), tra i più potenti al mondo per le osservazioni spaziali, per monitorare la base mentre si trovava all'altezza di 200,5 km al perigeo, cioè nel punto della sua orbita più vicino alla Terra.
World exlcusive higly topical radar image video of #Tiangong1 based on data recorded today! Altitude: 200,5 km perigee, Rotation speed has increased, now 2,2°/s -> 2:23 min per one turn #reentry #radar #Tiangong #spacedebris pic.twitter.com/BaszrMz4mH
— Fraunhofer FHR engl. (@Fraunhofer_FHRe) 27 marzo 2018
I tempi aggiornati. La stazione spaziale, della lunghezza di 10,4 per 3,4 metri di diametro e di una massa stimata attuale di 7.500-7.550 kg, starebbe precipitando alla velocità di 4 km circa al giorno e dovrebbe impattare sulla Terra, secondo le stime dell'ESA, tra la mattina del 31 marzo e la mattina presto del 2 aprile. Le informazioni sulla zona potenzialmente interessata dallo schianto di frammenti non sono cambiate (le trovate qui, a domande e risposte).

Compatta (per ora). La base appare ancora intera e con una velocità di rotazione crescente: al momento dell'acquisizione di queste immagini, completava una rotazione ogni 2 minuti e 43 secondi. L'ingresso in atmosfera dovrebbe iniziare intorno ai 120 km di quota, e i primi pezzi dovrebbero disintegrarsi all'altezza di 80 km circa.
Feste con schianto. Nel weekend di Pasqua, l'intervallo di tempo in cui è dato più probabile il rientro, la base transiterà soprattutto sopra zone ricoperte da oceani; tuttavia rimangono per ora potenzialmente interessate le latitudini comprese tra i +43° e i -43° (+44° e -44°, se si estende l'area interessata dalla possibile caduta di frammenti allontanati da eventuali esplosioni in quota).