Quel che sembrava un sospetto avanzato da un astrofilo americano esperto nell’individuare satelliti in orbita attorno alla Terra, Thomas Dorman, è stato confermato da funzionari cinesi: un modulo di test di un più ampio progetto di stazione spaziale, il Tiangong-1 (Palazzo Celeste), è fuori controllo e sta precipitando sulla Terra. Stando alla situazione attuale, il rientro è previsto per la seconda parte del 2017. Già la settimana scorsa Wu Ping, vice direttore del settore voli spaziali cinesi, aveva affermato che la missione della Tiangong-1 era terminata e che era durata molto più del previsto.
Pochi i rischi. Il modulo è stato lanciato nel 2011 e stando ai piani dell’agenzia spaziale cinese avrebbe dovuto rispondere ai comandi da Terra per due anni. Piani abbondantemente rispettati, ma adesso è stato perso il controllo del modulo, che a un certo punto cadrà come un mattone attraverso l’atmosfera. Al momento si trova a 370 chilometri dalla superficie terrestre, poche decine di chilometri al di sotto della Stazione Spaziale Internazionale.
Spiega Wu che «quando Tiangong raggiungerà la parte più densa dell’atmosfera terrestre, brucerà completamente per via dell'attrito». Secondo Wu è assai improbabile che sulla Terra possano arrivare frammenti grandi.
Tutto OK per Tiangong-2. Un po’ di apprensione comunque rimane, perché un rientro incontrollato, cioè senza poter controllare l'angolo di rientro (cosa che garantirebbe la completa combustione del relitto), può riservare delle sorprese, e qualche frammento di grosse dimensioni può comunque arrivare a Terra.
L’agenzia spaziale cinese ha assicurato che seguirà l'evento minuto per minuto: se ci sarà qualche motivo di preoccupazione emetterà un allarme internazionale.
Nel frattempo la Tiangong-2, lanciata pochi giorni or sono è arrivata in orbita prestabilita ed è in attesa del primo equipaggio che arriverà verso la metà di ottobre. Qui sotto, un'infografica illustra il progetto della stazione spaziale cinese.