Domenica 6 ottobre si è svolta la prima di cinque attività extraveicolari (EVA) destinate a sostituire le vecchie batterie che alimentano la Stazione Spaziale Internazionale. Gli astronauti Christina Koch e Andrew Morgan hanno rimosso tre grosse batterie al nickel-idrogeno e le hanno sostituite con due nuove e più efficienti batterie al litio, ciascuna delle quali è abbastanza potente da rimpiazzare due di quelle vecchie.
Un compito difficile. Il nuovo set dovrebbe durare fino alla fine della vita operativa della ISS, ma la sostituzione è un lavoro complesso e faticoso in corso dal 2017 e giunto ora soltanto a metà. Le batterie che alimentano la nostra base orbitante sono grosse come mezzo frigorifero e vanno posizionate in un punto non raggiungibile dai bracci robotici della ISS. Gli astronauti se le passano a mano, spesso comunicando alla cieca, perché il carico ingombrante ostacola la vista.


Un gradito ritorno. Koch e Andrew effettueranno la seconda EVA di questa serie venerdì 11 ottobre. Un'altra passeggiata spaziale, questa volta eseguita da sole donne, è fissata per il 21 ottobre. In quell'occasione, Christina Koch lavorerà con la collega Jessica Meir, a sette mesi di distanza dalla EVA tutta al femminile (con un'altra astronauta ora rientrata, Anne McClain) che fu ufficialmente cancellata per la carenza di tute spaziali della giusta misura.
Finale intenso. Un altro ciclo di cinque passeggiate spaziali che inizierà a novembre servirà invece a riparare l'Alpha Magnetic Spectrometer, un laboratorio orbitante per la fisica delle particelle agganciato alla ISS, che non è stato progettato per essere aggiustato in orbita. Luca Parmitano e il collega Andrew Morgan hanno dedicato all'addestramento per questa missione quasi un terzo del loro tempo nei mesi precedenti al lancio. Hanno effettuato un numero molto superiore di EVA nella piscina di addestramento, sfruttando anche un nuovo sistema di sospensione - ARGOS - che riproduce la microgravità in maniera parziale, sulla strumentazione e nello scafandro.