Spazio

Quanto dovrebbe misurare un meteorite per ucciderci tutti?

Sterminati da un meteorite: di che dimensioni?

Quando si tratta di impatti celesti, i danni sono direttamente proporzionali alle dimensioni (ma conta anche il luogo della caduta). Stando ai calcoli elaborati da Brian Toon, scienziato della Terra presso l'Università del Colorado, per far sparire ogni traccia della razza umana occorrerebbe essere colpiti da un meteorite di 96 km di larghezza. Tuttavia, rocce spaziali più piccole garantirebbero comunque danni ingenti.

Nel giugno 1908 la foresta lungo il fiume Tunguska, in Siberia, fu rasa al suolo su un'area di oltre 1500 chilometri quadrati a causa dell'esplosione di un meteorite o di una cometa. Perché tante meteoriti cadono in Siberia? © Wikimedia Commons

L'esplosione generata dall'impatto di un meteorite di 800 m libererebbe un'energia pari a quella sprigionata da 100 milioni di tonnellate di dinamite. Ogni impatto oltre questa soglia energetica sarebbe classificato come la peggiore catastrofe naturale mai registrata nella storia dell'umanità.

Un meteorite di 1,6 km di diametro manderebbe nella stratosfera una quantità di polveri sufficiente a bloccare la luce solare, e farci piombare in una sorta di inverno atomico.

Il precedente. L'asteroide che fece estinguere i dinosauri era ampio forse 11-12 km: l'impatto - in un'area ricca di sedimenti - sollevò una colonna di polveri che ricadendo sulla Terra incendiarono le foreste; le polveri in atmosfera fecero poi precipitare le temperature. I dinosauri che non morirono per le fiamme perirono per mancanza di cibo.

Oggi una simile collisione ucciderebbe miliardi di persone, ma forse qualche popolazione vicina all'oceano riuscirebbe a scamparla, trovando nel mare una fonte di cibo.

Sull'acqua. Se infine un meteorite precipitasse in mare - uno scenario probabile: il 70% della superficie terrestre è ricoperto d'acqua - l'effetto non sarebbe poi così diverso. Il masso solleverebbe schizzi d'acqua alti centinaia di metri, ma localizzati attorno al luogo dell'impatto.

A meno che non si abiti molto vicini alla costa, a uccidere non sarebbero gli imponenti tsunami: per generare i muri d'acqua che vediamo nei film occorrerebbe smuovere l'intera colonna d'acqua, come avviene quando un terremoto agita il fondale marino. Piuttosto, moriremmo per il vapore acqueo sollevato dall'impatto: una volta nella stratosfera, le goccioline agirebbero da gas serra alterando il clima globale per mesi, se non per anni.

15 giugno 2017 Elisabetta Intini
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