Dal satellite GOES-16 del NOAA. A circa 35.000 chilometri di altitudine, il satellite GOES-16 (Geostationary Operational Environmental Satellite) del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA, l'agenzia scientifica statunitense che si occupa di previsioni meteo, monitoraggio delle condizioni oceaniche e atmosferiche ha acquisito immagini spettacolari dell'eclissi.
GOES-16 è uno dei geostazionari che monitorano il tempo e l'ambiente terrestre per il NOAA. Lanciato nel 2016, fornisce immagini ad alta risoluzione e dati atmosferici che aiutano a prevedere il tempo, monitorare gli incendi e altri eventi meteorologici estremi, e migliorare la qualità dell'aria e delle previsioni marittime.
Da un satellite della costellazione Starlink. A circa 550 chilometri di altitudine, uno dei satelliti della costellazione Starlink di SpaceX ha ripreso l'eclissi offrendo una vista mozzafiato del cono d'ombra della Luna che si muoveva sulla Terra.
La costellazione Starlink è un progetto ambizioso di SpaceX che mira a fornire accesso a internet ad alta velocità in tutto il mondo. I satelliti Starlink (al momento sono circa 6mila) sono in orbita terrestre bassa e comunicano tra loro per creare una rete globale.
Dalla Stazione Spaziale Internazionale. A circa 400 chilometri di altitudine, poi, c'è la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) con i suoi astronauti, a bordo, che hanno avuto la possibilità di osservare l'eclissi con i propri occhi da un punto di vista assolutamente esclusivo.
Il video che vi presentiamo offre un'entusiasmante sintesi di queste tre prospettive uniche, mostrando l'eclissi di Sole come non l'avete mai vista prima.