Occhi al cielo: da questo preciso momento fino settembre, sarà possibile assistere a una "stranezza spaziale": una massiccia esplosione divamperà nel cielo notturno, a circa 3.000 anni luce dalla Terra, dandoci la possibilità di assistere a un evento che si ripete una volta ogni ottant'anni.
Fenomeno raro. Il sistema stellare binario T Coronae Borealis (ossia un sistema composto da due stelle che ruotano una attorno all'altra) nella costellazione della Corona Boreale, normalmente è troppo debole per essere visto a occhio nudo. Ma ogni ottant'anni circa, gli scambi di materiale tra le sue due stelle, innescano un'esplosione nucleare, che emana un'energia enorme. Secondo la NASA quest'energia, che viaggia a varie lunghezze d'onda attraverso il cosmo, mostrerà all'improvviso ai nostri occhi una nuova stella, luminosa come la Stella Polare. Questo fenomeno venne osservato per la prima volta dall'irlandese John Birmingham nel 1866.
La nana bianca e la gigante rossa. «Il fenomeno è legato a una coppia di stelle», spiega l'astronomo Sumner Starrfield dell'Arizona State University. «Una delle due è una fredda stella morente chiamata "gigante rossa", che ha ormai bruciato il suo idrogeno e per una serie di reazioni si è enormemente espansa (destino che attende il nostro Sole tra circa quattro-cinque miliardi di anni). La compagna è una nana bianca, uno stadio ancora più avanzato della morte di una stella, che si ha dopo che tutta l'atmosfera è stata spazzata durante una serie altalenante di espansioni, esplosioni e contrazioni finché rimane solo il nucleo incredibilmente denso».
Da un momento all'altro. Nel sistema stellare binario T Coronae Borealis, la nana bianca oggi impiega 227 giorni per orbitare attorno alla sua gigante rossa. Ciò significa che le due stelle sono molto vicine al punto in cui la materia espulsa dalla gigante rossa si raccoglierà vicino alla superficie della nana bianca.
L'esplosione. Una volta che una quantità di materia paragonabile alla massa della Terra si è accumulata sulla nana bianca, si riscalda al punto da innescare una reazione termonucleare fuori controllo. E questo avviene ogni 78-80 anni. Questo processo si conclude con una «grande esplosione e in pochi secondi la temperatura sale di 100-200 milioni di gradi Celsius», afferma l'astronomo tedesco Joachim Krautter.
Trepidante attesa. Il telescopio spaziale James Webb sarà rivolto verso l'esplosione di T Coronae Borealis, ma non sarà necessaria una tecnologia così avanzata per assistere a questo raro evento.
«Basterà guardare in direzione della Corona Boreale», ricorda Krautter. Al momento è difficile determinare quale sarà la luminosità del fenomeno, ma sicuramente sarà visibile ai piccoli telescopi amatoriali e forse anche a occhio nudo, come è successo in passato.