Giovedì prossimo il rover della NASA Spirit, se ancora in funzione, batterà il record di missione più lunga sulla superficie di Marte, superando quello del lander Viking 1. Spirit, infatti, è silenzioso dallo scorso 31 marzo, quando non rispose ai segnali inviati dai controllori a terra. Può darsi che sia entrato in fase di ibernazione con l’approssimarsi del solstizio invernale marziano. Ma anche se avesse smesso di funzionare, il suo gemello Opportunity è pronto a battere il record agli inizi del prossimo mese di maggio. Spirit, sino al momento in cui è rimasto intrappolato nelle sabbie marziane, ha percorso 7.730 metri (poco più di 1 km all'anno!), mentre Opportunity ha totalizzato finora ben 20.285 metri.
I due rover, delle dimensioni di un carrello da golf, quando toccarono il suolo marziano nel gennaio 2004 in due regioni situate in emisferi opposti, dovevano condurre l’esplorazione delle zone circostanti al loro punto di atterraggio per 3 mesi, ma questa scadenza fu brillantemente superata e la fine delle due missioni continuamente rinviata sino ad oggi. Si tratta di due macchine eccezionali, che hanno lavorato continuamente nelle estreme condizioni della superficie marziana, sottoposta a gradienti di temperatura di oltre 100 °C e a tremende tempeste di polvere.
Questo lunghissimo periodo di attività (finora più di 25 volte del previsto) ha permesso di compiere molta più scienza e attività esplorativa di quanto potesse essere lontanamente immaginato all’inizio delle due missioni.
Immagine di uno dei due rover gemelli della NASA ‘Spirit’ e ‘Opportunity’, che da oltre 6 anni stanno esplorando la superficie marziana.
Spirit, nel maggio dello scorso anno si è insabbiato in maniera irrimediabile e dopo mesi di tentativi effettuati per liberarlo, è stato denominato dalla NASA come “lander stazionario”. Opportunity, continua invece a muoversi senza problemi sulla superficie marziana ed è adesso diretto verso il cratere da impatto gigante Endeavour, nella regione Meridiani Planum.
Il lander Viking 1, posatosi su Marte il 20 luglio 1967 continuò a raccogliere dati scientifici e ad inviarli a terra sino al novembre 1982, per un totale di 6 anni e 116 giorni. L’ora esatta in cui furono persi i contatti con Viking 1, non è conosciuta con esattezza, ma i responsabili della NASA hanno stabilito il 29 aprile come data in cui Spirit supererà il record del suo ormai lontano predecessore.
Viking 1 e il gemello Viking 2 erano alimentati da generatori a radioisotopi, che convertivano il calore prodotto dal decadimento nucleare in elettricità. Spirit e Opportunity, invece, dispongono di pannelli solari che producono energia elettrica solo quando sono illuminati dal Sole e devono contare sulle periodiche tempeste di vento marziane per essere ripuliti dalla polvere che vi si deposita sopra e che ostacola la produzione di energia elettrica.
Naturalmente, se Spirit non risponderà più ai segnali inviati da terra, il record molto probabilmente passerà a Opportunity. Nessuno dei responsabili della missione è però pronto a scommettere sulla “morte” di Spirit, in quanto un gran numero di volte il rover è incredibilmente sopravvissuto alle difficilissime condizioni presenti sulla superficie marziana. Se Spirit si risveglierà con l’avvento della primavera, continuerà a studiare l'area in cui si è insabbiato, cercando di ottenere nuovi dati del terreno in cui attualmente si trova estremamente interessante dal punto di vista geologico.
Non è possibile fare previsioni su quanto ancora i due rover continueranno a funzione, quello che è certo, comunque, è che si tratta di un clamoroso successo delle tecnologie su cui sono basati questi due magnifici strumenti, che potremmo definire perfetti.
Il successore di Spirit e Opportunity sarà il Mars Science Laboratory, denominato Curiosity, il cui lancio è previsto nel 2011. Si tratterà anche in questo caso di un rover molto più sofisticato dei due attualmente al lavoro e c’è da sperare che la sua carriera sia altrettanto longeva.