I prossimi astronauti che metteranno piede sul suolo lunare usciranno da un lander di SpaceX: la NASA ha infatti assegnato alla compagnia spaziale di Elon Musk il delicato compito di riportare fisicamente l'uomo sulla Luna, nell'ambito del Programma lunare Artemis.
SpaceX si è aggiudicata un contratto di 2,9 miliardi di dollari per sviluppare una versione lunare della StarShip, che dovrà fare da navetta per l'ultimo tratto del viaggio lunare: gli astronauti della NASA, dopo aver viaggiato fino all'orbita lunare in una capsula Orion, lanciata da un vettore Space Lauch System, accederanno al veicolo di SpaceX grazie al quale effettueranno l'allunaggio.
Una vittoria importante. Con questa commessa SpaceX ha battuto le concorrenti Blue Origin e Dynetics, con le quali si contendeva il contratto per il lander dall'aprile 2020. La versione finale della StarShip, che la NASA chiama Human Landing System (HLS), dovrà avere la capacità di attendere gli astronauti per 100 giorni in orbita lunare prima del rendez-vous con il veicolo orbitale. Come fa notare il documento finale della NASA, rispetto alle proposte delle altre compagnie, il veicolo di SpaceX ha il vantaggio di prevedere un solo stadio e di poter trasportare carichi molto più pesanti (la StarShip dovrebbe essere alta 50 metri e larga 9!).
molto lavoro da fare. Tuttavia, tutti i prototipi in versione ridotta della StarShip testati in Texas negli ultimi mesi sono esplosi. La NASA ha chiarito che non metterà i suoi astronauti sulla StarShip prima che SpaceX abbia dimostrato di poter far atterrare la nave spaziale senza distruggerla, sia sulla Terra sia, almeno una volta senza equipaggio, sulla Luna. La data del 2024 per il primo allunaggio inizialmente fissata pare decisamente troppo vicina.