Appena il tempo di equipaggiare la Starhopper col nuovo motore Raptor, nell'area prove di SpaceX, in Texas, che subito si è provato ad accenderlo (martedì 16) per verificarne l'affidabilità. Doveva essere l'ultimo test statico prima di quello che dovrebbe portare la Starhopper (prototipo della futura Starship) a compiere alcune manovre a circa 20 metri dal suolo. L'accensione è avvenuta regolarmente, tuttavia il getto di fuoco prodotto dal motore ha causato dei danni alla struttura della navetta, che probabilmente ritarderà la prova di lancio.


La prova del motore è fondamentale per stabilire se non saranno necessarie altre variazioni prima di avere il modello definitivo per la Starship, vera e propria nave spaziale per portare uomini e mezzi sulla Luna e su Marte, e al lanciatore, il Super Heavy, che sarà equipaggiato con ben 37 motori Raptor che dovranno lavorare all'unisono. Questi motori funzionano a metano e ossigeno, un combustibile che può essere prodotto direttamente su Marte dall'anidride carbonica atmosferica e dall'acqua estratta dal ghiaccio marziano.
Il Raptor provato in Texas è il sesto della serie, e ha fin qui goduto di tutti i miglioramenti identificati nella costruzione e nei test dei precedenti. Il suo immediato predecessore, il "numero 5", manifestò un grave problema ad appena 2 secondi dall'accensione (doveva funzionare per 50 secondi), tanto da non poter essere riparato.


I primi test statici del numero 6 hanno messo in evidenza qualche problema, ma complessivamente sono stati considerati un successo. I problemi si sono verificati durante la terza accensione, quando il motore si è spento dolcemente, ma la quarta e la quinta accensione hanno visto il motore rimanere acceso anche per 85 secondi senza alcun problema. A quel punto il motore è stato predisposto per il test di martedì 16 luglio, in coppia con la Starhopper.
Per quanto riguarda il motore, l'ultima prova sembra sia andata bene (si stanno ancora elaborando i dati), ma le fiamme sollevate durante l'accensione hanno intaccato la struttura della navetta di prova. Si stanno verificando i danni e valutando i tempi, ma Elon Musk si dice "fiducioso" che la Starhopper si alzerà presto in volo per raggiungere almeno i 20 metri di altezza e spostarsi lateralmente prima di atterrare. Nel frattempo sono state fatte apportate altre modifiche sia alla Starship sia al lanciatore Super Heavy, in particolare alle pinne delle zampe di appoggio, fondamentali nella fase di atterraggio: in ogni caso, alle versioni definitive si arriverà solo dopo i primi lanci di Starhopper.