Lo scorso settembre (2016) SpaceX, la società spaziale di Elon Musk, che ha già lanciato numerose navicelle Dragon alla Stazione spaziale internazionale con il lanciatore Falcon 9, ha sospeso i lanci a causa dell'esplosione del secondo stadio durante il riempimento dei serbatoi, sulla rampa di lancio di Cape Canaveral.
SpaceX ha però annunciato che riprende l'attività a partire da domenica 8 gennaio. Con un comunicato ha fatto sapere di avere individuato la causa dell'incidente, da imputare a una reazione inattesa tra l’elio, l'ossigeno e le fibre di carbonio e alluminio con cui sono rivestiti i serbatoi. Un incidente che, secondo Elon Musk, non si è mai verificato prima nella storia della missilistica.
Durante le indagini SpaceX aveva anche considerato l'ipotesi di un sabotaggio, ma non ha trovato alcun elemento per avvalorarla.
L'incidente distrusse l'intero razzo e un satellite per telecomunicazioni di proprietà di Facebook, da posizionare in orbita per espandere i servizi Internet in Africa.
SpaceX ha dichiarato di aver messo a punto soluzioni ad hoc per prevenire il ripetersi di un simile incidente.
Intenso lavoro. Per SpaceX si prospettano mesi molto intensi, in quanto, a partire dal 2018, si è impegnata a portare alla Iss non solo materiali ma anche astronauti (che possono finora partire solamente da Baikonur). È in corsa per un contratto con il Dipartimento della Difesa americano per il lancio di satelliti spia e, stando ad alcune dichiarazioni rilasciate da Musk nel 2016, l'anno prossimo dovrebbe lanciare anche una capsula verso Marte. Oltre a tutto questo, continuerà il lavoro di sviluppo del sistema di rientro del primo stadio del Falcon 9, che ha già collezionato successi e che, potendo essere riutilizzato, abbatterà i costi di lancio.
Nuova vita per Iridium. Domenica 8 gennaio 2017 SpaceX porta in orbita 10 satelliti della costellazione Iridium, che consente la comunicazione tra telefoni satellitari, nell'ambito del progetto - della società Iridium - di sostituzione di 65 vecchi satelliti con 70 nuovi.
Il lancio sarà effettuato dalla Air Force Base di Vandenberg, in California, in quanto i lanci dal Kennedy Space Center (Florida) sono sospesi a causa dei lavori di ricostruzione della rampa e delle strutture circostanti. Se tutto andrà come previsto SpaceX riprenderà al più presto, forse addirittura prima della fine del mese, anche i voli di rifornimento verso la Stazione spaziale internazionale.