Un successo inaspettato e, forse per questo, ancora più apprezzato: il booster del Falcon 9 che questa mattina ha portato un satellite giapponese in orbita geostazionaria è atterrato correttamente sulla piattaforma drone che lo attendeva nell'Atlantico, al largo della costa della Florida. Nessuno, nemmeno lo stesso Musk, avrebbe scommesso sulla sicura riuscita dell'impresa.
Landing confirmed. Second stage continuing to carry JCSAT-14 to a Geosynchronous Transfer Orbit. pic.twitter.com/HfHI5cwoYX
— SpaceX (@SpaceX) 6 maggio 2016
Oltre i limiti. Il satellite per le telecomunicazioni giapponese JCSAT-14 è stato spinto fino a quasi 36 chilometri di altezza, e il lanciatore è dovuto rientrare con meno carburante e a velocità molto più elevata dello scorso 9 aprile. Come ha precisato Musk, sono stati attivati tre motori per far rientrare il vettore, con una decelerazione tripla rispetto al "normale" rientro da un lancio per la ISS. Musk ha poi twittato con soddisfazione: «Bisognerà allargare l'hangar in cui conserviamo i razzi».