27 agosto 2019: aggiornamento. La Soyuz MS-14 è ora correttamente agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale: alle 5:08 ore italiane del mattino di martedì 27 agosto, mentre la ISS orbitava a 402 km sopra alla Mongolia orientale, la navicella russa si è agganciata automaticamente al modulo Zvezda, dove rimarrà per un paio di settimane. Potrà così consegnare all'equipaggio dell'Expedition 60 il suo carico di provviste e l'astronauta robot Fedor.
È stata una chiusura di weekend movimentata sulla ISS: l'astronauta italiano dell'ESA Luca Parmitano e i colleghi Alexander Skvortsov di Roscosmos e Andrew Morgan della NASA hanno cambiato "molo di attracco" alla Soyuz MS-13, spostandola dal modulo Zvezda, a cui era agganciata, al modulo Poisk. La manovra, che è stata interamente eseguita in modalità manuale, è durata 24 minuti ed è stata completata con successo alle 5:59 del mattino di lunedì 26 agosto, ora italiana.
Three Exp 60 crewmates undocked in their Russian Soyuz crew ship at 11:35pm ET to begin their port relocation from the Zvezda service module to the Poisk module. https://t.co/lgucdzxRgM pic.twitter.com/Wv9482yisV
— Intl. Space Station (@Space_Station) August 26, 2019
Skvortsov ha pilotato la capsula dall'interno, allontanandosi di 38 metri dalla Stazione spaziale prima di effettuare una rotazione e dirigersi verso il nuovo attracco.
Three Exp 60 crewmembers successfully relocated their Soyuz MS-13 spacecraft when they docked to the Poisk module today at 11:59pm ET. https://t.co/hAfKDEfFXb pic.twitter.com/Nfg35aCBdc
— Intl. Space Station (@Space_Station) August 26, 2019
Facciamo spazio. L'operazione si è resa necessaria per liberare un portellone per un'altra navicella, la nuova arrivata Soyuz MS-14, che aveva fallito l'aggancio alla ISS il 24 agosto e si trova per ora in una traiettoria sicura, dietro e sopra la nostra base orbitante.
La Soyuz MS-14, un cargo senza equipaggio, avrebbe dovuto agganciarsi al modulo Poisk, ma la manovra di docking sarebbe fallita per un malfunzionamento del sistema di rendezvous automatico KURS situato all'esterno del portellone. Il problema sarebbe sorto, quindi, "lato-ISS" e non riguarderebbe la capsula. Se sulla Soyuz MS-14 fosse stato presente un astronauta, si sarebbe potuto procedere con un attracco manuale.


Nessun piano B. Ma l'unico occupante della navicella è il robot astronauta Fedor, pensato per misurare gli effetti del lancio con il nuovo razzo Soyuz 2.1a e la sua compatibilità con la navicella: diversamente da quanto riportato da alcuni giornali, Fedor non ha alcuna abilità da pilota. Da qui la necessità di spostare a mano l'altra Soyuz (quella che Luca Parmitano e colleghi hanno usato per arrivare sulla ISS il 20 luglio 2019) fino alla porta "difettosa", e ritentare la manovra automatica sul modulo Zvezda.
Stanotte sposteremo la Soyuz MS13 dall’SM all’MRM2: Alexey mi riprende durante l’addestramento all’attracco, che sarà manuale. / Tonight we’ll move the Soyuz MS13 from the SM port to the MRM2: Alexey took these pictures while I trained for the manual docking. pic.twitter.com/zFhqgRH6GD
— Luca Parmitano (@astro_luca) August 25, 2019
Evento raro. Il nuovo tentativo di docking dovrebbe avvenire alle 5:12 ora italiana del mattino di martedì 27 agosto. L'ultimo "scambio di portellone" risale al 2015: allora gli astronauti Gennady Padalka, Mikhail Kornienko e Scott Kelly pilotarono una Soyuz TMA-16M dal modulo Poisk allo Zvezda (il percorso inverso rispetto ad ora).
Se il secondo docking andrà a buon fine, la Soyuz MS-14 potrà consegnare il suo carico di 658 chili di cibo e provviste, oltre a Fedor, che dovrebbe compiere altri test sulla base spaziale prima di rientrare sulla Terra, a settembre.