Spazio

La cometa da 6 km di distanza

Il 14 febbraio la sonda dell'Esa Rosetta ha sfiorato i 6 km d'altezza dalla superficie della cometa 67/P: ecco le immagini e le tante domande che adesso aspettano una risposta.

Lo scorso 14 febbraio, quando in Italia erano le 13:41, la sonda dell’Esa Rosetta è scesa fin quasi a sfiorare la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko, sorvolandola a soli 6 km d’altezza. L’immagine qui sopra è un mosaico di 4 fotografie unite tra loro che mostrano particolari che al suolo misurano 75 cm: è la prima immagine della fotocamera NavCam rilasciata al pubblico. Altre, afferma l’Esa, dovrebbero arrivare nei prossimi giorni e con una risoluzione addirittura superiore, fino a 50 cm.

La cometa da 6 chilometri d'altezza: cliccate sull'immagine per ingrandirla. © Esa

Immagini segrete. L’area fotografata fa parte della regione chiamata Imhotep, che si trova lungo la parte inferiore della cometa, sul lobo più grande. La cometa è suddivisa in 19 regioni che si differenziano per molti fattori morfologici. Nella parte superiore della fotografia si nota un masso grande circa 45 metri che per la sua forma piramidale (come appariva nelle immagini a più bassa risoluzione) è stato chiamato Cheope. Caratteristiche sono alcune inclusioni al suo interno, che appaiono più biancastre di ciò che c'è attorno e che attendono una spiegazione sulla loro formazione e composizione.

Se queste immagini sono spettacolari, dovrebbero esserlo ancora di più quelle riprese dalla macchina fotografica Osiris, che (purtroppo per noi) rimangono di proprietà di ricercatori tedeschi finché non saranno state analizzate nei particolari. Di tutte le immagini riprese da Osiris pochissime sono state rilasciate al pubblico.

Una mappa geografica di 67/P Churyumov-Gerasimenko: le varie zone si differenziano per caratteristiche morfologiche (cliccate sulla foto per ingrandirla). © Esa

Un’altra spettacolare immagine ripresa da Rosetta è quella che appare qui sotto. È una fotografia a più lunga esposizione rispetto alle altre e che, con opportuni accorgimenti realizzati dai ricercatori a Terra, mostra la formazione della chioma che tra qualche settimana diverrà sempre più imponente e andrà a formare la classica coda.

La cometa inizia a produrre la chioma, a breve anche la coda (cliccate sulla foto per ingrandirla). © Esa

Impatti o geyser? Nelle foto ci sono alcuni elementi che più di altri attirano l’attenzione: il primo è la forma circolare di strutture che assomigliano a crateri. Ma che siano crateri da impatto è difficile affermarlo, in quanto se fosse stato generato da un oggetto così grosso da formare un cratere di tale dimensione, probabilmente la cometa si sarebbe frantumata in mille pezzi. C’è invece chi ipotizza che da quei crateri, nel passato, siano fuoriuscite grandi quantità di gas all’approssimarsi del Sole, come fossero giganteschi geyser. Forse la risposta arriverà quando, tra aprile, maggio e giugno, la cometa rasenterà di nuovo il Sole e Rosetta sarà là a fotografarne i dettagli.

Il mistero delle rocce a strati. Un altro elemento di interesse è costituito da alcune rocce (a sinistra, verso il basso nella fotografia qui sotto) che sembrano stratificate. Sulla Terra le rocce a strati sono all’ordine del giorno.

Gran parte della crosta terrestre è ricoperta da rocce stratificate, che sono il risultato della deposizione di materiale marino o lacustre avvenuto nel corso di milioni di anni. Anche il vento e i fiumi possono creare rocce stratificate, anche se il fenomeno è più modesto.

Un mosaico di 4 immagini non perfettamente accostabili, riprese da circa 12 km d'altezza. © Esa

Sulla cometa nulla di tutto ciò può essere avvenuto. Non è però da escludere che parte del materiale emesso dalla cometa al suo avvicinarsi alla nostra stella, che non è riuscito ad abbandonarla, sia ricaduto sulla sua superficie e che nel corso dei molti passaggi vicino al Sole si sia arrivati all’accumulo di materiale che ha dato origine agli strati. Ma tutto è da verificare.

In alto a sinistra, il più grande del gruppo di tre è Cheope: è da capire perché si trovi in una regione pianeggiante (cliccate sulla foto per ingrandirla). © Esa

Il bello deve ancora arrivare. E Philae? A una distanza così ravvicinata non poteva essere visto? Molto improbabile, perché si trovava in ombra e quindi davvero solo un colpo di fortuna avrebbe permesso di avvistarlo. Forse appare sulle immagini di Osiris.

Purtroppo non ci saranno altri passaggi così ravvicinati perché tra poco la cometa inizierà a emettere grandi quantità di vapore acqueo, anidride carbonica, gas e polveri, e se Rosetta dovesse avvicinarsi troppo potrebbe subire seri danni. Ma questo non esclude riprese sempre più affascinanti.

Vedi anche

17 febbraio 2015 Luigi Bignami
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us