Spesso capita che gli astronomi si imbattano oggetti con caratteristiche mai osservate prima, ma è quello che hanno "visto" Andrew Vanderburg (Università del Texas) e i suoi colleghi è veramente sorprendente: una coppia di stelle a 360 anni luce da noi hanno mostrato profondi cali di luminosità per ben 28 volte nel corso di 87 giorni di osservazioni e misurazioni. Simili cali di luminosità si hanno quando un pianeta passa davanti a una stella, ma nel caso della coppia di astri in questione, chiamati EPIC 249706694 (HD 139139), il calo di luminosità avviene in modo casuale, non certo tipico della rotazione di un pianeta attorno alla sua stella.
Le stelle HD 139139 sono stato osservate dal telescopio spaziale Kepler (Nasa) prima che la missione primaria fosse dichiarata conclusa a causa delle avarie che impedivano di manovrare il telescopio, nel 2013. «Abbiamo osservato stelle con cali di luminosità di vario tipo per oltre 10 anni, ma è la prima volta che ci imbattiamo in una tale variabilità», ha spiegato l'astronomo a commento del lavoro pubblicato su arXiv. Se i cali di luce fossero dovuti al passaggio di pianeti (in ciò che gli astronomi chiamano transiti), gli oggetti in orbita dovrebbero essere... tantissimi! Più di qualsiasi altro sistema planetario mai osservato (o ipotizzato). «Sarebbe forse possibile possibile ipotizzare la struttura di sistema solare, attraverso le variazioni di luminosità, ma sarebbe davvero artificioso».


Gli astronomi hanno comunque tentato di trovare delle spiegazioni alternative, come la presenza di pianeti o di grandi asteroidi in via di disintegrazione, che potrebbero lasciare scie di materiali vari lungo l'orbita, ma anche in questo caso dovrebbe esserci una ripetitività abbastanza evidente, mentre non è così. Si è pensato allora alla possibilità che fossero le stelle a diminuire l'intensità della propria luce, per la presenza di macchie, ma se fosse così le macchie dovrebbero durare almeno qualche giorno, se non settimane, mentre la variazione è nell'ordine delle ore.


E poiché le spiegazioni "naturali" non stanno in piedi si è arrivati a ipotizzare l'esistenza di una struttura aliena attorno alla stella, com'era stato inizialmente fatto anche per la stella di Tabby (KIC 8462852), prima di arrivare a una soluzione più ragionevole. «La storia dell'astronomia è costellata di fenomeni che sembrano impossibili», chiosa Vanderburg, «e spesso si scomodano ipotesi fantastiche che col tempo si smontano: sarà così anche per HD 139139.