Trovato il primo fossile su Marte. Euforia alla Nasa. Bush dichiara: l'uomo sul pianeta rosso entro 10 anni.
Sono chiaramente visibili sulla piccola pietra (circa 12 centimetri) analizzata da Opportunity i segni di un pesce. Foto: © Nasa/JPL/Cornell |
Dopo aver dimostrato di trovarsi su quella che fu la riva di un antico mare, il rover della Nasa Opportunity ha scoperto ciò che nemmeno i pronostici più ottimisti avevano previsto: il fossile di un pesce che visse in questo luogo circa 8 miliardi di anni fa. Gli scienziati del centro di controllo di Pasadena, negli Usa, sono euforici: «Non solo si tratta della testimonianza chiara di una forma di vita marziana» ha raccontato a Focus.it Steven W. Squyres, docente della Cornell University (Usa) e responsabile delle missioni, trattenendo a stento l'emozione, «ma perfino di una forma di vita evoluta. Ciò dimostra automaticamente l'esistenza di una catena alimentare e quindi di numerose altre forme di vita».
Pescatori. Insomma, se c'erano i pesci, c'erano sicuramente anche i pesciolini e, forse, perfino i pescatori. Forse, cioè, c'erano anche gli “omini verdi” che molti hanno immaginato. In questo caso, non si può escludere che esistano ancora oggi civiltà marziane rintanate sotto la superficie, al riparo dalle severe condizioni climatiche che oggi regnano sul pianeta.
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Ci sei cascato? Il pesce marziano era sì un pesce... ma un pesce d'aprile. Su Marte, però, le scoperte continuano. Recentemente, per esempio, sono state trovate tracce di metano nell'atmosfera del pianeta rosso, che potrebbero, forse, essere generate proprio da semplici organismi viventi. Per saperne di più, leggete il focus file "Alla scoperta di Marte".
(Notizia aggiornata al 1 aprile 2004)