Un oggetto sconosciuto nella galassia M82, che dista da noi “soltanto” 12 milioni di anni luce, ha iniziato ad inviare dei segnali radio e l’emissione non assomiglia a niente di quanto osservato finora.
La “cosa” è apparsa nel maggio dello scorso anno mentre un gruppo di astronomi stavano osservando con i 7 radiotelescopi della rete MERLIN (Multi-Element Radio-Linked Interferometer Network) un’esplosione stellare verificatasi in M82.
Immagine della galassia M82, ripresa dal Telescopio Spaziale 'Hubble', da cui improvvisamente è stato osservato provenire un intenso flusso di onde radio la cui origine per adesso è sconosciuta.
Questa sorgente radio di notevole intensità si è manifestata improvvisamente e da allora ha sfidato ogni interpretazione che si è tentato di fare sulla sua origine. Quello che è certo è che non si tratta dell’emissione radio di una supernova. Le onde radio prodotte da queste esplosioni stellari, infatti, aumentano di intensità in poche settimane per poi affievolirsi nel corso di alcuni mesi, mantenendo praticamente invariato lo spettro. Per di più, la misteriosa sorgente sembra muoversi velocemente: la sua velocità apparente è infatti quattro volte superiore a quella della luce (moto “superluminale”), un fenomeno che è già stato osservato in passato in getti di materia espulsi da buchi neri supermassicci ospitati nei nuclei di galassie attive. Il materiale che forma questi getti si muove verso di noi a velocità relativistiche e con un piccolo angolo tra la direzione del moto e la congiungente oggetto-Terra. Il risultato è una specie di illusione ottica che fa apparire il moto come superluminale.
Potrebbe essere un buco nero? Contro questa ipotesi c’è il fatto che non si trova nelle regioni centrali di M82, dove ci si aspetta di trovare un buco nero supermassiccio. Un’ipotesi che timidamente sembra farsi strada è che si tratti di un “microquasar”. Un oggetto di questo genere si forma a seguito dell’esplosione di una stella supermassiccia che dà origine a un buco nero la cui massa è compresa tra 10 e 20 volte quella del Sole, il quale, dopo la sua formazione, inizia a “fagocitare” la materia di una stella compagna sopravvissuta all’immane esplosione. I microquasar emettono onde radio, ma producono anche intensi flussi di raggi X. Da questa misteriosa sorgente in M82, però, non proviene alcuna radiazione di questo tipo. Sembra quindi che anche questa ipotesi debba essere scartata. Il mistero rimane.