Gliese 581 è un’anonima stellina che dista da noi poco più di 20 anni luce in direzione della costellazione della Bilancia. Ha una massa pari al circa 30% di quella solare e la sua luminosità è soltanto dell’1,3% rispetto a quella del Sole, è una tipica “nana rossa”. Si tratta quindi una stella relativamente “fredda”, la sua temperatura superficiale è infatti pari a 3.500 °K (circa 2.300 gradi inferiore a quella del Sole). Nonostante queste sue caratteristiche che la farebbero apparire come un oggetto insignificante, è di estremo interesse in quanto attorno ad essa, a partire dal 2007, sono stati scoperti ben 4 pianeti che sono stati denominati con il nome della stella seguito dalle lettere b, c, d, e. L’ultimo ad essere individuato, Gliese 581e, è un pianeta con una massa di poco inferiore a 2 volte quella della Terra, dista dalla stella soltanto 4,5 milioni di km e compie una rivoluzione in 3,15 giorni (agli inizi di quest’anno il satellite Corot ne ha scoperto un altro di dimensioni analoghe, battezzato Corot-Exo-7b, in orbita attorno ad una stella distante circa 450 anni luce, vedi Post del 5 febbraio 2009).
Il diagramma (in ascissa) mostra le distanze dalla stella dei 4 pianeti in orbita attorno a Gliese 581, mentre in ordinata la massa (e quindi la luminosità) di stelle come il Sole o più piccole. I alto, per confronto, i 4 pianeti interni del Sistema Solare (da sinistra a destra, Mercurio, Venere, Terra, Marte) e Giove. L’area di colore blu indica la “zona di abitabilità” che, naturalmente, più la stella è brillante più è distante da essa.
Ma le novità non finiscono qui. Lo stesso gruppo di ricercatori ha determinato con precisione l’orbita di Gliese 581 d, il primo ad essere stato scoperto, e adesso risulta che si trova nella cosiddetta “zona abitabile”, la regione di spazio attorno ad una stella dove l’acqua può esistere allo stato liquido. Si tratta del primo serio candidato fra gli oltre 350 esopianeti finora scoperti che probabilmente è ricoperto da vasti e profondi oceani. Gliese 581 d, ha una massa pari a 7 volte quella della Terra ed il suo anno è pari a 66,8 giorni. Probabilmente è troppo massiccio per essere costituito solo da rocce. Potrebbe trattarsi di un pianeta ghiacciato che, dopo la sua formazione, è migrato più vicino alla sua stella. Dei 4 pianeti, b è quello più massiccio (16 masse terrestri, grosso modo la massa di Nettuno), mentre la massa di c è 5 volte quella del nostro pianeta.
La prossima tappa è quella di scoprire pianeti di tipo terrestre che si trovano nella zona abitabile della stella compagna.
Grazie al continuo affinamento delle tecniche osservative da terra e alle missioni spaziali già in attività o in fase di realizzazione dedicate a questo scopo, questo obiettivo non sembra essere molto lontano. Se si pensa infatti che il primo pianeta extrasolare fu scoperto nel 1995 attorno alla stella 51 Pegasi e che la sua massa era 80 volte superiore a quella di Gliese 581 b, i passi avanti fatti in questi 14 anni sono veramente impressionanti.