Per la prima volta è stata scoperta una molecola organica nell’atmosfera di un pianeta che orbita attorno ad un’altra stella. I pianeti extrasolari finora scoperti sono oltre 200, ma tutti quanti sono più grandi della Terra, le loro dimensioni tipiche sono infatti paragonabili a quelle di Giove. Proprio nell’atmosfera di uno di questi esopianeti, denominato con la sigla HD 189733b, i sofisticati strumenti del telescopio spaziale “Hubble” hanno individuato la molecola del metano (CH4).
È generale il consenso sul fatto che, nelle opportune condizioni, il metano può giocare un ruolo chiave nella chimica prebiotica, o nelle reazioni chimiche considerate necessarie per lo sviluppo della vita come quella esistente sul nostro pianeta. Questo composto è stato rilevato nella maggior parte dei pianeti del Sistema Solare, su alcuni satelliti, in particolare Titano – la maggiore luna di Saturno – e nelle comete. Su un pianeta più piccolo e più ospitale di HD 189733b la presenza del metano potrebbe essere un indicatore di attività biologica, sebbene possa essere prodotto anche da processi non di questo tipo.
Comunque, è molto improbabile che HD 189733b, che si trova ad una distanza da noi di circa 63 anni luce in direzione della costellazione della Volpecula, possa ospitare forme di vita simili a quelle esistenti sulla Terra. Infatti, questo pianeta extrasolare, di dimensioni paragonabili a quelle di Giove, orbita molto vicino alla sua stella ad una distanza inferiore a quella che separa Mercurio dal Sole, tanto che la temperatura della parte esterna della sua atmosfera raggiunge un valore di circa 900 °C, il punto di fusione dell’argento!
Didascalia: Immagine artistica del pianeta extrasolare HD 189733b.