Cercare asteroidi tra la Terra e il Sole non è facile, sia per la forte luce prodotta dalla nostra stella, sia per le dimensioni ridotte degli asteroidi stessi. Esistono infatti solo due finestre temporali di circa 10 minuti ogni giorno durante le quali si creano le condizioni ideali per cercarne, proprio poco prima del tramonto. Proprio durante uno di questi brevi periodi osservativi un gruppo di ricercatori, utilizzando la Dark Energy Camera, uno strumento montato sul telescopio Victor Blanco dell'Osservatorio Interamericano di Cerro Tolodo in Cile, ha scoperto tre asteroidi che risultavano del tutto sconosciuti.
Non c'è da preoccuparsi. Uno dei tre oggetti è il più grande asteroide potenzialmente pericoloso per la Terra che sia stato scoperto negli ultimi 8 anni. Chiamato 2022 AP7, è largo circa un chilometro e mezzo e attraversa l'orbita terrestre, «che», spiega Scott Sheppard, responsabile della scoperta pubblicata su The Astronomical Journal «è il motivo che lo rende potenzialmente pericoloso. Al momento, tuttavia, non c'è motivo di preoccuparsi, perché non c'è possibilità di collisione con il nostro Pianeta».
In futuro, però, la sua traiettoria potrebbe lentamente modificarsi a causa delle forze gravitazionali dei pianeti interni del sistema solare e non si può escludere che questo possa avvicinarlo al nostro Pianeta. Non stiamo dicendo che impatterà sicuramente con la Terra, sottolineano i ricercatori, ma semplicemente che aumenteranno le probabilità che ciò possa avvenire. Probabilità che, va sottolinato, comunque rimangono molto basse. Eppure è un asteroide che va seguito come o meglio di molti altri considerati pericolosi per la Terra, perché un suo impatto, date le dimensioni, potrebbe essere devastante per la vita.
Polveri o tsunami. Il suo diametro da un chilometro e mezzo è ben lontano da quello di circa 10 chilometri circa che portò alla fine dei dinosauri 66 milioni di anni fa, ma certamente se dovesse arrivare sulla Terra avrebbe conseguenze su tutto il Pianeta: se finisse la sua corsa sulla terraferma innalzerebbe una enorme quantità di polveri che avvolgerebbero a lungo il Pianeta stesso, se invece cadesse in un oceano potrebbe creare tsunami con onde alte centinaia di metri.
La maggior parte degli asteroidi NEA (Near Earth Asteroids, asteroidi vicini alla Terra) scoperti finora sono di piccole dimensioni, e nel caso di un impatto con il nostro Pianeta si distruggerebbero nell'atmosfera. Quelli più grandi, tali da poter arrivare sulla superficie terrestre, sono chiamati con la sigla PHO, che sta per Potentially Hazardous Object e il "nostro" 2022 AP7 è uno di questi.
Fino ad oggi sono stati scoperti quasi 30.000 NEA e tra questi, circa 2.200 sono potenzialmente pericolosi. Tra la Terra e il Sole, comunque, se ne conoscono circa 25 e questo sta ad indicare quanto difficile sia scovarli.