La scoperta non riguarda un oggetto strano, come un buco nero di massa eccezionale o l’esplosione di una supernova, ma una stella che mostra caratteristiche praticamente identiche al Sole. Si tratta di HIP 56948, una stella che dista da noi circa 200 anni luce e la cui unica differenza sembra essere l’età: è circa un miliardo di anni più vecchia.
Altre stelle simili al Sole sono state identificate, come ad esempio 18 Scorpii, HD 98618 e HIP 100963. Ma queste mostrano nei loro spettri una quantità di litio molto superiore a quella presente nella nostra stella, mentre nel caso di HIP 56948 anche l’abbondanza di questo elemento è praticamente identica.
Questa profonda similarità è di grande importanza, in quanto dei recenti studi mostrano che le stelle con una bassa abbondanza di litio hanno un’evoluzione più tranquilla. In altre parole, sono meno attive delle altre e ciò significa che emettono una quantità limitata di radiazioni energetiche la cui azione impedirebbe l’origine e l’evoluzione di forme biologiche in pianeti che gli orbitano attorno, dove le condizioni ambientali potrebbero essere adatte allo sviluppo della vita.
Per il momento non sono stati osservati pianeti attorno a HIP 56948, gli strumenti di cui disponiamo attualmente non sono infatti in grado di poter scoprire oggetti simili alla Terra alla distanza a cui si trova questa stella. Ma, viste le sue caratteristiche, rappresenta un obiettivo ideale su cui puntare le antenne dei programmi di ricerca di segnali provenienti da eventuali civiltà intelligenti forse sviluppatesi nelle vicinanze (astronomicamente parlando) del Sole.
Senz’altro adatto allo scopo è il nuovo sistema di radiotelescopi Allen Telescope Array (ATA), le cui prime 42 antenne, su un totale di 350, sono state inaugurate pochi giorni fa a Hat Creek, nel nord della California (http://www.seti.org/ata/). ATA, oltre che per osservazioni radioastronomiche sarà impiegato nel programma SETI (Search for ExtraTerrestrial Intelligence).
Nella foto in alto, il nuovo sistema di antenne Allen Telescope Array (ATA) da poco entrato in funzione in California, che verrà utilizzato anche per la ricerca di segnali provenienti da eventuali civiltà extraterrestri.