Il "ritrovamento" di una stella primordiale, nata poco dopo il Big Bang, potrebbe svelarci molte cose sulla formazione delle stelle
La stella primitiva HE1327-2326 catturata da un telescopio giapponese con uno specchio con un diametro di ben 8 metri. Foto: © Subaru Telescope |
Dal monte Mona Kua nelle Hawai, qualcuno nel maggio scorso notò una stella con una luce più fiacca delle altre e pensò di trovarsi di fronte a qualcosa di molto speciale. Oggi sappiamo che aveva ragione. Forse perché l'osservatrice dietro il telescopio, non era proprio una dilettante, ma l'astronoma Anna Frebel dell'Australian National University. E la stella "fioca" è una stella primitiva, forse una delle prime a comparire nell'universo.
Analizzando la luce e le radiazioni emesse da questo corpo celeste, gli scienziati hanno scoperto che la sua composizione chimica è unica: ha un'abbondanza di elementi leggeri e una piccola quantità (la minore mai registrata finora) di elementi pesanti - come il ferro - molto comune, invece, nelle stelle finora osservate e nel Sole.
Un, due, tre... Stella. E proprio per le sue singolari caratteristiche chimiche la HE1327-2326, come è stata ribattezzata, potrebbe essere una stella molto antica, che ha cominciato a brillare addirittura subito dopo la formazione dell'universo, circa 13,7 miliardi di anni fa. Secondo Frebel gli elementi leggeri che la compongono in massima parte erano presenti nei gas incandescenti che si sono formati nei 15 minuti successivi al Big Bang . E solo molto tempo più tardi si sono formate stelle con una maggiore quantità di ferro. Il Sole è una di queste stelle “giovani” che, secondo alcune stime, si è formato circa 5 miliardi di anni fa. «La scoperta segna un importante passo avanti nella ricerca - afferma Frebe - è il più basso livello di ferro mai registrato in una stella».
Lo suo studio di questo vero e proprio "relitto" stellare, potrebbe avere una grande rilevanza nella ricerca sulla formazione delle stelle.
(Notizia aggiornata al 14 aprile 2005)