Un team internazionale, guidato da astronomi presso l'Università di Hertfordshire (Gran Bretagna), ha scoperto quello che potrebbe essere il più freddo oggetto substellare finora conosciuto, utilizzando l’United Kingdom Infrared Telescope (UKIRT) da 3,8 metri di apertura presso l’Osservatorio di Mauna Kea (Hawaii). Si tratta di una nana bruna, un tipo particolare di stelle di piccola massa (meno di 0,08 volte la massa del Sole, corrispondente a 70 masse gioviane), che non brillano grazie alla fusione termonucleare dell'idrogeno in elio, che avviene nel loro nucleo come nelle stelle normali, ma si limitano a contrarsi lentamente emettendo una piccola quantità di energia che viene prodotta a seguito della conversione dell’energia gravitazionale in calore, come conseguenza della loro lentissima contrazione. Come le stelle, anch’esse si formano dal collasso gravitazionale di nubi di gas e polveri, ma la cui massa è insufficiente (inferiore all'8% circa della massa del Sole) per far raggiungere al nucleo le temperature necessarie (circa 15 milioni di gradi) per innescare le reazioni di fusione termonucleare dell’idrogeno. Troppo piccole per essere delle vere stelle, le nane brune hanno una massa intermedia tra queste e i pianeti giganti gassosi ,come Giove. La bassa temperatura di questi oggetti fa sì che essi, spesso, non siano visibili in luce visibile ma nell’infrarosso.
Le due immagini mostrano la nana bruna fredda SDSS 1416+13 B e la sua compagna più calda SDSS 1416+13 A. L’immagine a sinistra è stata ripresa dal telescopio UKIRT, mentre quella a destra dal telescopio giapponese ‘Subaru’ da 8 metri di diametro.
L'oggetto è stato denominato SDSS 1416+13 B ed è in orbita attorno a un’altra nana bruna un pò più luminosa e calda, SDSS 1416+13 A. Il membro più brillante della coppia fu scoperto in luce visibile. Al contrario, SDSS 1416+13 B è soltanto visibile in luce infrarossa. La coppia si trova ad una distanza da noi compresa tra i 15 ei 50 anni luce.
Si tratta di una scoperta molto importante, in quanto la nuova nana bruna ha una temperatura stimata non molto superiore ai 200 °C, , un vero record per oggetti del genere, e colori diversi da qualsiasi altro corpo celeste di questo genere visto prima.
SDSS 1416+13 B fu notato durante una ricerca dedicata alla scoperta di nane brune “fredde” in immagini ottenute nell’infrarosso. Uno spettro nel vicino infrarosso ottenuto con il telescopio giapponese Subaru, anch’esso all’Osservatorio di Mauna Kea, ha mostrato che si tratta di un tipo di nana bruna di tipo T, che ha un grande abbondanza di metano nella sua atmosfera, ma che, a differenza di altri oggetti simili, mostra delle caratteristiche spettrali che possono considerarsi uniche.
Il telescopio orbitante Spitzer è stato utilizzato per delle osservazioni nel medio infrarosso di SDSS 1416+13 B, e grazie a questi dati è stato possibile stabilire che questa nana bruna è l'oggetto più rosso conosciuto alle lunghezze d'onda studiate. Entrambi i membri del sistema binario sembrano molto poveri in elementi pesanti (atomi più pesanti dell’elio), il che potrebbe essere spiegato supponendo che le due nane siano molto vecchie.
Le caratteristiche peculiari di questo oggetto richiederanno un grande impegno per poter comprendere a fondo la sua reale natura.