Un gruppo di astronomi guidato da Scott Sheppard (Carnegie University) ha identificato 20 nuove lune in orbita attorno a Saturno: il numero totale dei suoi satelliti sale così a 82 e supera d'un soffio il numero di lune di Giove, dal 2018 fermo a 79. Posizione e caratteristiche delle lune sono adesso riportate dal Minor Planet Center, che funziona da unico archivio centrale della Internazional Astronomical Union.
Le lune identificate hanno tutte diametri attorno ai cinque chilometri, e ben 17 delle 20 appena scoperte seguono un'orbita retrograda attorno a Saturno - il loro moto è cioè opposto rispetto alla rotazione del pianeta attorno al suo asse - mentre altre tre lune seguono un'orbita prograda, accompagnando la rotazione di Saturno.
Due delle lune prograde, le più vicine a Saturno, impiegano circa due anni per completare un'orbita attorno al pianeta; le lune retrograde, invece, e una di quelle prograde impiegano più di tre anni per completare un’orbita. «Studiare le orbite di queste lune può rivelarci come sono nate, oltre che raccontarci la storia di alcune fasi almeno dell’evoluzione di Saturno», commenta Sheppard.
Storie di Saturno. Due delle lune prograde appena scoperte fanno parte di un gruppo di satelliti caratterizzati da un'eclittica (il piano dell'orbita attorno a Saturno) inclinata di circa 46 gradi: l’insieme forma il gruppo Inuit, in quanto i loro nomi fanno riferimento alla mitologia degli Inuit.
Studiando le loro orbite, e utilizzando software che permettono di simularle a ritroso nel tempo, si è fatta l'ipotesi che facessero parte di un unico oggetto, più grande, frantumato nel passato.
Anche le "nuove" lune retrograde hanno inclinazioni simili ad altre lune saturniane retrograde, già note: probabilmente anch’esse facevano parte di un’unica grande luna che si è frantumata in seguito allo scontro con un grande oggetto.
Il fatto che alcune lune seguano orbite contrarie alla maggior parte delle altre, e lungo eclittiche differenti, è al momento spiegabile con l'ipotesi dello scontro tra due grandi lune, o tra una grande luna e un oggetto proveniente dall’esterno, come un asteroide o una cometa. La collisione avrebbe lanciato alcuni frammenti (le lune retrograde) lungo un’orbita contraria alla rotazione di Saturno. «Questo tipo di raggruppamento di lune esterne lo si osserva anche attorno a Giove: è possibile che anche lì si siano verificate grandi collisioni, tra grandi lune del sistema o con oggetti esterni», afferma Sheppard.
Chiama la tua luna. La nuova serie di oggetti attorno a Saturno è stata scoperta utilizzando il telescopio Subaru (Mauna Kea, Hawaii).
«Utilizzando alcuni dei più grandi telescopi del mondo, stiamo completando l'inventario delle piccole lune attorno ai pianeti giganti», ha sottolineato Sheppard: «questi piccoli oggetti possono raccontare molto della loro storia e dei loro pianeti.»
Nel 2018 Sheppard scoprì 12 nuove lune in orbita attorno a Giove e la Carnegie University organizzò un concorso online per dare un nome ad alcuni dei nuovi oggetti. «Ero così emozionato nel vedere un tale riscontro da parte del pubblico che abbiamo deciso di farne un altro per nominare le lune di Saturno appena scoperte», ha raccontato Sheppard, aggiungendo che i nomi devono essere scelti tra quelli dei giganti della mitologia nordica, gallica o inuit.