Yutu-2, il rover della missione cinese Chang'e-4 al lavoro sul lato lontano della Luna, avrebbe individuato una sostanza di strana natura in un cratere meteorico sul nostro satellite. Secondo quando riportato da Space.com, il materiale di aspetto luccicante e dalla consistenza apparentemente gelatinosa è stato scoperto poco prima che il piccolo esploratore robotico si spegnesse per il consueto pisolino di metà giornata, dove per giornata si intende un giorno lunare (che dura 14 giorni terrestri).
Colpo d'occhio. Lo scorso 25 luglio, all'inizio dell'ottavo giorno lunare, Yutu-2 ha iniziato ad analizzare un'area disseminata di crateri di impatto. Il 28 luglio, proprio mentre il team di missione si preparava a spegnere il rover per proteggerlo dal calore e dalle radiazioni del Sole a picco sopra la sua testa, Yu Tianyi (uno dei ricercatori che guida da Terra il "coniglio di giada") ha notato un luccichio anomalo in un cratere nelle immagini panoramiche.
Le prime indagini. Il team ha deciso di cambiare momentaneamente i piani - che prevedevano di continuare verso ovest appena dopo la "pennichella" - per esaminare il buco da vicino. Grazie al suo sistema di aggiramento di ostacoli, Yutu-2 si è avvicinato al cratere, che ha analizzato con lo spettrometro VNIS.
Questo strumento, che cattura la luce rifratta e riflessa, ha già all'attivo un'importante scoperta: lo scorso maggio, aveva individuato nella regolite del cratere Von Kármán tracce di materiale originato nel mantello lunare.
Una possibile ipotesi. Per ora non sono state diffuse informazioni sulla natura della sostanza, che appare diversa dalla regolite circostante, "simile a gel" nella struttura e dotata di un colore particolarmente brillante. Secondo alcuni ricercatori esterni alla missione, poiché il lato nascosto della Luna è piuttosto asciutto, potrebbe trattarsi di un materiale un tempo fuso poi solidificatosi: forse, del vetro residuo di passati impatti meteoritici.
Una strenua resistenza. Yutu-2 si è spento per la fine dell'ottavo giorno lunare il 7 agosto, dopo un viaggio parziale di 279 metri percorsi, ed è stato riacceso il 25 del mese per continuare la sua esplorazione verso ovest. Si addormenterà di nuovo per la notte lunare il 5 settembre. La vita operativa del rover ha comunque superato ogni aspettativa: dopo l'atterraggio del 3 gennaio 2019, si pensava che il rover avrebbe resistito per un giorno terrestre o due.