La sonda Rosetta si trova ormai a meno di 1.000 km dalla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e, come previsto, ha iniziato ad inviare a terra immagini sempre più impressionanti del suo nucleo. La fotografia qui sotto, scattata il 1° agosto da una distanza di un migliaio di chilometri, mostra con straordinari dettagli la superficie tormentata di questo enorme blocco di ghiacci e polveri.
Le immagini che riportiamo in questi aggiornamenti sono però solamente una parte della missione: i dati raccolti attorno alla metà di luglio dallo spettrometro a immagini VIRTIS (Visible, Infrared and Thermal Imaging Spectrometer, di concezione e realizzazione tutta italiana), quando la sonda si trovava a una distanza compresa tra 14.000 e 5.000 km dal nucleo, hanno permesso di stabilire che la sua temperatura in superficie è di circa -70 °C, vale a dire 20-30 °C superiore a quanto previsto. Ciò sta a significare che la sua superficie deve essere ricoperta per la maggior parte da uno strato di polveri e detriti rocciosi scuri, che, probabilmente, solo in alcune zone lasciano affiorare i ghiacci sottostanti.
Mercoledì 6 agosto la navicella spaziale europea si avvicinerà a poche decine di km dal nucleo e inizierà così il viaggio congiunto verso le regioni interne del Sistema Solare a una velocità di oltre 15 km/s, che aumenterà con l'avvicinarsi al Sole. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, se tutto andrà come previsto, avremo modo di conoscere i dettagli di questa rappresentante delle comete, gli oggetti più misteriosi del Sistema Solare. Sapremo con esattezza di quali elementi è composto un nucleo cometario e questo ci permetterà di squarciare un velo sulle prime fasi evolutive del nostro sistema planetario. E non meno interessante sarà l'osservazione dei fenomeni e dei cambiamenti che il progressivo aumento di temperatura interesseranno la superficie del nucleo a mano a mano che la cometa si avvicina alla minima distanza dal Sole (perielio).
Altre immagini dalla missione Rosetta
FOTOGRAFIE DALLO SPAZIO E DAL SISTEMA SOLARE