Prosegue il conto alla rovescia per Rosetta, la sonda dell'Agenzia spaziale europea (Esa) in orbita attorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko dal 2014: attorno alla fine di settembre, prima di uscire definitivamente dalla zona dove può ancora sfruttare l'energia solare e perciò rispondere ai comandi del controllo missione, verrà tentato un atterraggio sulla cometa per raccogliere e trasmettere a Terra informazioni e immagini di inestimabile valore scientifico.
Nel frattempo, e per molti anni, proseguono gli studi sui dati e sulle immagini inviate a Terra in questi mesi.
Questa immagine, composta da una serie ripresa nel marzo del 2015 da circa 85 km di altezza (poco più della distanza tra Milano e Piacenza), è stata elaborata da Giuseppe Conzo (del gruppo PACA_Rosetta67P) utilizzando e unendo i filtri NIR (filtro nel vicino infrarosso), Orange (componente simile al filtro rosso ma con banda più larga) e Blue (classico filtro blu) prodotti dalla camera OSISRIS (NAC Camera) della sonda Rosetta.
«L'elaborazione», spiega Conzo, «per ottenere una singola immagine a colori è stata molto difficile, in quanto tra una foto e l'altra la rotazione, sia della sonda sia della cometa, ha generato uno spostamento traslativo e rotativo molto accentuato dell'area inquadrata.»
Il risultato è di grande interesse scientifico: si riesce a distinguere molto chiaramente la diversa natura dei due lobi della cometa che, come ormai sappiamo, si sono uniti in un'impatto soft.