Partita in perfetto orario alle 15:51 di ieri, ora italiana, la Progress MS-04, la navetta russa per il rifornimento alla Stazione Spaziale Internazionale è precipitata dopo alcuni minuti dal lancio.
La Progress trasportava 2.442 kg di materiale, tra cui 710 kg di propellente, 420 kg di acqua e 315 kg di cibo, oltre a materiale richiesto per esperimenti e di manutenzione per le tute russe utilizzate per attività extraveicolari.
la lista del carico andato perso
Indagini in corso. Al momento, quello che si sa è che il problema si è verificato dopo 383 secondi dalla partenza, quando doveva essere ancora attivo il motore del terzo stadio. Non si sa se il motore ha funzionato nei tempi dovuti o se si è spento prima del tempo, sta di fatto che la navicella è precipitata nel distretto di Choisky, un'area per fortuna poco abitata e quindi è presumibile che non abbia fatto danni.
Alcune testimonianze riportano di bolidi luminosi visti precipitare, ma, stando ai parametri finora noti, la navicella deve aver iniziato la sua rovinosa caduta da circa 190 km di quota ed è quindi possibile che molte parti siano bruciate durante l'attraversamento dell'atmosfera - che grosso modo inizia a 100 km di quota.
serie negativa. Lo schianto segue un periodo non proprio fortunato per le missioni di rifornimento della ISS: tra il 2014 e il 2015 hanno fallito il lancio anche una navicella Cygnus, una capsula Dragon e un'altra Progress. La Nasa ha comunque garantito che non ci saranno disagi per gli astronauti della ISS, che hanno scorte e strumenti a bordo a sufficienza. Un'altra missione di rifornimento, questa volta con il cargo giapponese HTV, è prevista per il 9 dicembre.
Progress: il 97% di successi non è sufficiente
Test incompleti. La Progress MS-04 era la quarta navicella di una nuova serie di Progress che utilizza nuovi software per le comunicazioni e la configurazione di volo.
Tuttavia, poiché il test del nuovo sistema non è completo - in quanto non è ancora del tutto operativa la nuova stazione a terra, in prossimità del cosmodromo di Baikonur - il viaggio alla Iss prevedeva un volo di 2 giorni, anziché di sole 6 ore, come avviene con il lancio degli astronauti a bordo della Soyuz.
Per il programma Progress si tratta del 156mo lancio: avviato nel 1978 e più volte aggiornato, era inizialmente dedicato al rifornimento della stazione russa (la Salyut 6), e in seguito della Iss - che ha finora rifornito per 67 volte. L’incidente, che naturalmente dovrà essere indagato e chiarito, potrebbe essere imputabile al lanciatore, il razzo Soyuz-U.
La tipologia dei lanciatori Soyuz si è nel tempo dimostrata molto affidabile: operativi da 43 anni, sono stati usati 785 volte con un tasso di successo del 97,3%, mettendo in conto anche questo incidente, ma l'obiettivo resta, naturalmente, il 100%.