Spazio

Un frammento di razzo cinese in caduta libera verso la Terra: dobbiamo preoccuparci?

Un frammento del razzo cinese Lunga Marcia 5B, che ha messo in orbita un componente della futura stazione spaziale cinese, sta rientrando in modo incontrollato sulla Terra.

Una parte di un razzo cinese, lanciato il 29 aprile 2021, è fuori controllo, sta gradualmente perdendo quota e, almeno per quanto riguarda qualche suo componente, c'è la possibilità che finisca per ricadere nei prossimi giorni sulla Terra.

Dove cadrà? Si tratta dello stadio centrale del razzo cinese Lunga Marcia 5B, che ha portato in orbita il cuore della Stazione Spaziale Cinese. Dove potrebbe cadere? Difficile fare una stima al momento. Jonathan McDowell, un astronomo che tra le sue attività segue gli oggetti in orbita terrestre, ha notato che la traiettoria del razzo spazia in una fascia di latitudine  che comprende «New York, Madrid, Pechino, per scendere verso il sud del Cile e sopra Wellingotn, in Nuova Zelanda».

La sua discesa lo potrebbe portare su una di queste aree, alcune abitate, altre desertiche, anche se vale la pena ricordare che gran parte di questi grossi oggetti finiscono bruciati nell'atmosfera. Attraverso i radar che seguono gli oggetti attorno alla Terra, si è potuto stabilire che questo grosso detrito spaziale misura circa 30 metri di lunghezza e viaggia ad una velocità di circa 23.400 chilometri orari. Si trova già ad una quota inferiore ai 160 chilometri e ciò significa che risente già molto dell'attrito degli strati superiori dell'atmosfera. 

Dopo tanti successi... Per l'agenzia spaziale cinese si tratta di un inconveniente che arriva dopo una serie di grandi successi, come il rientro trionfale, a fine 2020, della sonda Chang'E-5, che ha riportato a Terra campioni di suolo lunare, seguito dal perfetto inserimento della sonda Tianwen-1 nell'orbita marziana, fino al recente annuncio di un futuro razzo (Lunga Marcia 9) che promette prestazioni davvero notevoli.

E non è la prima volta che ci troviamo davanti alla possibilità che qualche detrito spaziale cinese finisca per precipitare sulla Terra: qualche anno fa in tanti seguirono col fiato sospeso la… dismissione della prima versione della Stazione spaziale cinese Tiangong-1, mentre è più recente la notizia del rientro incontrollato (ma senza danni) dello stadio di un altro razzo Lunga Marcia 5B, nel maggio del 2020.

La stazione futura. Il razzo protagonista delle notizie di questi giorni, ha portato nello spazio il modulo denominato "Tianhe" o "Armonia del Cielo" che diverrà l'abitazione di tre membri dell'equipaggio una volta che la struttura spaziale sarà ingrandita. La stazione orbitante, nota come Tiangong (Palazzo Celeste), dovrebbe essere terminata entro il 2022 dopo il lancio di vari moduli e un telescopio.

Graviterà attorno al nostro Pianeta ad una quota di circa 380 chilometri. 

Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi giorni? Stando a Holger Krag, Capo dell'Ufficio del Programma per la Sicurezza Spaziale dell'Agenzia Spaziale Europea, è difficile valutare quanto materiale potrà arrivare a Terra dopo l'attraversamento dell'atmosfera, tuttavia non è da escludere che ne possa sopravvivere anche il 40 per cento. Dove, nel caso? Solo nelle prossime ore sarà possibile valutare l'effetto freno dell'atmosfera e definire con maggiore precisione le fasce di latitudine dove il frammento del razzo potrà cadere.

4 maggio 2021 Luigi Bignami
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