A parte il Sole, le altre stelle sono così lontane dalla Terra che i loro spostamenti reali nello spazio sarebbero rilevabili dall’uomo con la semplice osservazione visiva solo a distanza di millenni. Scientificamente, invece, si possono rilevare per mezzo di complesse e accurate misurazioni strumentali. Tuttavia, guardando il cielo, sembrerebbe che le stelle cambino posizione nel corso della notte e durante i mesi dell’anno. In realtà questi movimenti sono solo apparenti, perché non sono effetto del moto stellare reale, ma di quello terrestre. Per esempio, la rotazione della Terra su se stessa fa sì che nel corso della notte le stelle sembrino girare attorno a un punto allineato con l’asse del pianeta. Nell’emisfero boreale, nei pressi di quel punto si trova la stella polare, che quindi è l’unica che appare immobile. La rotazione della Terra intorno al Sole invece fa sì che alcune stelle si vedano solo in determinati periodi dell’anno. Infatti, perché una stella sia visibile durante la notte, deve trovarsi dalla parte opposta della Terra rispetto al Sole. Per questa ragione, a seconda della latitudine del punto di osservazione, stelle visibili in un certo periodo dell’anno non lo sono più sei mesi dopo, quando la Terra ha percorso metà della sua orbita intorno al Sole.