Sono visibili a occhio nudo tutti i pianeti del sistema solare, esclusi Nettuno e Plutone. Però, per la rotazione terrestre attorno al Sole, la loro posizione non è mai la stessa rispetto alle stelle. Quindi, per vederli è meglio consultare un calendario astronomico (l’effemèride), o le riviste di astronomia, che forniscono per ogni giorno la posizione e gli orari in cui ognuno di essi sorge e tramonta. Si può tentare di riconoscerli osservando il cielo e conoscendo qualche loro caratteristica. Mercurio e Venere, per la vicinanza al Sole, sono visibili solo per alcune ore prima dell’alba (in autunno) o qualche ora dopo il tramonto (in primavera). Mercurio appare di colore rossastro e più luminoso di una stella, anche se di dimensioni simili. Venere è addirittura l’oggetto celeste più luminoso dopo il Sole e la Luna. I pianeti esterni si possono vedere anche per gran parte della notte. Marte ha una vivida colorazione rossa e si vede un anno sì e uno no. Giove, il gigante del sistema solare, è riconoscibile molto bene per almeno otto mesi all’anno. Ha una colorazione giallo-arancio e, sebbene più distante, appare più grande di Marte. Con un binocolo è possibile distinguere i suoi quattro satelliti principali. Anche Saturno è osservabile per almeno otto mesi all’anno, ma solo con un binocolo si riescono a intravedere appena i celebri anelli. Infine Urano: pur visibile a occhio nudo, è stato sempre scambiato per una stella, e solo nel 1781 l'astronomo inglese William Herschel si accorse che era un pianeta.