Il telescopio spaziale Hubble ha carpito nuove informazioni dell'ultimo e più discusso pianeta del sistema solare, Plutone: osservando le ultime immagini, gli astronomi americani hanno scoperto che il pianeta nano sta cambiando colore.
[Mario Di Martino, 7 febbraio 2010. Tratto dal blog Una finestra sull'Universo]
Alcuni giorni fa la NASA ha pubblicato nuove immagini del “pianeta nano” Plutone. Le foto sono state riprese dal Telescopio Spaziale Hubble in un periodo di 13 mesi tra il 2002 e il 2003 e confrontandole con osservazioni precedenti, effettuate nel 1994, si sono rilevati dei cambiamenti nei colori della superficie di questo piccolo corpo planetario.
Cambiamenti climatici
L’ipotesi più probabile è che questi mutamenti siano dovuti a cambiamenti climatici e quindi a variazioni nella copertura dei ghiacci che ricoprono la sua superficie. Le nuove immagini mostrano un colore significativamente più rossiccio rispetto alle precedenti, mentre le regioni dell’emisfero settentrionale appaiono più luminose.
Stagioni secolari
Questi cambiamenti, con ogni probabilità, sono la conseguenza dalla sublimazione dei ghiacci superficiali nella parte che adesso è più illuminata dalla luce solare e che vanno a ricondensarsi nell’altro emisfero più freddo. Su Plutone è iniziata una nuova fase stagionale del suo lunghissimo anno, la cui durata è di ben 248 anni terrestri!
Le immagini di Hubble confermano che questo pianeta nano è un mondo dinamico, che nel corso del tempo subisce dei consistenti cambiamenti della sua tenue atmosfera, non è quindi soltanto una palla composta da un miscuglio di ghiacci e rocce.
Gelo perenne
Su Plutone i cambiamenti stagionali sono fortemente asimmetrici a causa dell’orbita molto eccentrica di questo pianeta nano. Le transizioni tra la primavera e l’estate nell’emisfero settentrionale avvengono rapidamente proprio per il fatto che Plutone durante questo periodo si muove più velocemente, in quanto si trova più vicino al Sole.
Osservazioni compiute da terra nel periodo compreso tra il 1988 e il 2002 dimostrano che la massa atmosferica è raddoppiata in questo periodo di tempo, sicuramente a causa del riscaldamento che ha fatto sublimare il ghiaccio d’azoto che ricopre la sua superficie. È bene ricordare che le temperature superficiali di Plutone variano tra -228 e -238 °C.
Incontro ravvicinato
La serie di immagini ottenute da Hubble rimarranno le migliori possibili fino a quando la sonda della NASA New Horizons, nel 2015, sorvolerà Plutone da breve distanza, riuscendo così finalmente a vedere come realmente è fatta la superficie di questo remoto corpo planetario. Al momento del sorvolo però sarà possibile riprendere solo un emisfero, a causa della velocità e della geometria del passaggio della sonda, la quale poi continuerà la sua missione per addentrarsi nella Fascia di Kuiper.