Sono i nanosensori. Verranno inseriti nel sangue degli astronauti per sapere come stanno.
Nanosensori in un vaso sanguigno. |
Attraverso gli ostacoli. Rispetto ad altri sistemi diagnostici, i nanosensori hanno degli enormi vantaggi: non provocano infiammazioni, come può capitare invece con sensori interni attualmente disponibili, più grandi e invadenti, e rendono superati i tradizionali prelievi del sangue, il sistema più utilizzato finora per rilevare le patologie dovute alla permanenza nello spazio. Sono così piccoli che riescono a passare attraverso le membrane cellulari delle cellule, e possono essere sparati direttamente nella pelle, evitando così ogni tipo di iniezione.