Lo scorso agosto un gruppo di astronomi aveva annunciato la scoperta di quello che sembra essere un pianeta extrasolare simile alla Terra in orbita attorno a Proxima Centauri, la stella più vicina al nostro sistema solare.
Chiamato Proxima b, il pianeta si trova a soli 4,25 anni luce di distanza dalla Terra: circa 40 miliardi di chilometri o, detto in altro modo, 271.000 volte la distanza Terra-Sole. Dalle analisi eseguite sembra essere un pianeta roccioso alla giusta distanza dalla sua stella per sostenere acqua liquida.
Ora gli scienziati del Laboratoire d'Astrophysique de Marseille (Francia), affermano di avere ricavato prove consistenti che dimostrerebbero la possibilità che il pianeta sia ricoperto da acqua liquida, «e non è da escludere che il pianeta possa essere addirittura completamente ricoperto da un unico oceano», affermano i ricercatori. A questa conclusione sono giunti elaborando tutti i dati a disposizione: dalle dimensioni del pianeta alle possibili proprietà superficiali, fino alla distanza dalla sua stella.
Tanti mari o un unico profondo oceano. Risulta che il raggio del pianeta è compreso tra 0,94 e 1,4 volte quello della Terra. Se si prende il valore più basso, il raggio sarebbe di 5.990 km e le simulazioni del gruppo di ricerca hanno ipotizzato che con questo scenario il pianeta dovrebbe essere molto denso e possedere un nucleo metallico che costituirebbe i due terzi della massa totale.
Il nucleo sarebbe circondato da un mantello roccioso, e in questo caso la quantità di acqua superficiale costituirebbe circa lo 0,05 per cento della massa totale del pianeta, molto simile a quella della Terra, che è di circa lo 0,02 per cento.
Se si considera invece il valore più alto, il raggio sarebbe di 8.920 km e la massa di Proxima b sarebbe tale che si dovrebbe pensare ad un pianeta composto per il 50 per cento da rocce e per il 50 per cento da acqua. In questo caso Proxima b sarebbe ricoperto da un unico grande oceano che potrebbe avere una profondità di 200 km.
In cerca di certezze. Entrambe le simulazioni suggeriscono che il pianeta dovrebbe possedere una sottile atmosfera gassosa, la cui composizione però non è possibile precisare. Al momento questi quadri rimangono delle ipotesi e tali rimarranno finché non avremo a disposizione strumenti in grado di studiare le caratteristiche superficiali dei pianeti di tipo terrestre.