La Cina ha lanciato con successo la stazione orbitale Tiangong-2 (Palazzo del Paradiso in italiano). Una volta nello Spazio, la Tiangong-2 ha aperto suoi pannelli solari e ha iniziato le complesse manovre di stabilizzazione e progressivo innalzamento dell’orbita.
A differenza della Stazione Internazionale, quella cinese non potrà essere ampliata. È un modello del tutto simile a Tiangong-1 (lanciata nel 2011) ed è stata costruita per fare le prove generali della vera e propria stazione spaziale permanente cinese che dovrebbe prendere il via attorno al 2020. Tra un anno o poco più, infatti, anche Tiangong-2 verrà fatta rientrare nell’atmosfera terrestre dove brucerà.
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PRESTO GLI ASTRONAUTI. Una volta che Tiangong-2 raggiungerà l’orbita preposta, verrà visitata da una missione umana che partirà a bordo di Shenzhou-11 intorno alla metà di ottobre. A bordo vi saranno due taikonauti (così si chiamano gli astronauti cinesi) che vi rimarranno per circa 30 giorni. Durante tale periodo si dedicheranno alla verifica della stazione orbitante e agli esperimenti che saranno già presenti a bordo di Tiangong-2. La seconda missione umana dovrebbe partire nella prima metà del 2017.
Tiangong verrà posizionata ad una quota di circa 380 chilometri, più o meno la stessa della Stazione Spaziale Internazionale.
Questo lancio è un ulteriore passo della Cina nella colonizzazione dello spazio sia attraverso robot che attraverso uomini. Il Paese non nasconde l’interesse del voler colonizzare la Luna per estrarre minerali di notevole importanza economica ed è per questo che una stazione spaziale ove sperimentare lunghe permanenze nello spazio è di importanza primaria