Il passaggio della cometa Siding Spring a meno di 140.000 km da Marte non ha provocato i temuti danni agli orbiter che stanno studiando il Pianeta Rosso e, tantomeno, ai due rover della NASA, Curiosity e Opportunity.
Esisteva infatti il giustificato timore che l'eventuale impatto di particelle di polvere presenti nella chioma e nella coda della cometa, che viaggiano a una velocità relativa di 56 km/s (oltre 200.000 km/h!), potessero creare problemi alle sonde in orbita attorno a Marte: le tre della Nasa, Mars Recognition Orbiter (MRO), Mars Odyssey e Maven (Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN), l'europea Mars Express e l'indiana Mars Orbiter Mission (MOM).
Le prime immagini della cometa rese pubbliche dalla Nasa sono quelle riprese dalla superficie di Marte, dal rover Opportunity, e dopo poco sono state pubblicate anche quelle a più alta risoluzione ottenute dalla camera HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) a bordo dell'orbiter MRO.
La qualità delle fotografie di Opportunity non è delle migliori, in quanto la telecamera di questa straordinaria macchina, che sta esplorando la superficie marziana da quasi 11 anni, è stata progettata per osservare il suolo marziano e non il cielo. Il piccolo rover è però protagonista di un evento storico: è la prima volta che una cometa viene fotografata dalla superficie di un altro pianeta. La bassa qualità delle immagini è dovuta alla scarsa luminosità della cometa e al "rumore" causato da granelli di polvere, raggi cosmici e pixel non più funzionanti.
Nei prossimi giorni saranno pubblicate altre immagini che, una volta elaborate, mostreranno meglio Siding Spring. Questa cometa, che proprio nei giorni passati ha subito un inspiegabile calo di luminosità, proviene dall'estrema periferia del nostro sistema planetario, dalla Nube di Oort, ed è la prima volta che visita le regioni interne del Sistema Solare.