Pochi giorni fa la NASA ha reso pubbliche una serie di immagini ad alta risoluzione della superficie di Plutone, riprese dalla sonda New Horizons durante il fly-by del pianeta nano effettuato lo scorso 14 luglio ad una distanza di soli 12.500 km. I dettagli sono impressionanti. «Queste nuove immagini da togliere il fiato ci offrono un'altissima risoluzione sulla composizione geologica di Plutone» ha dichiarato Alan Stern, responsabile scientifico della missione.
Immagini inpressionanti. Le nuove immagini, riprese dalla telecamera LORRI (Long Range Reconnaissance Imager) circa 15 minuti prima del culmine dell'incontro ravvicinato da un’altezza di 17.000 km, hanno una risoluzione compresa tra 77 e 85 metri per pixel e ritraggono una straordinaria varietà di terreni, da catene montuose a strutture glaciali e pianure costellate di crateri (vedi video a fondo pagina)
Un desolato mondo ghiacciato. Le immagini coprono una striscia di superficie larga circa 80 km e lunga più di 800 che si estende dall'orizzonte frastagliato di Plutone, attraverso le montagne al-Idrisi e fino al cuore di Sputnik Planum, la pianura glaciale ricoperta di monossido di carbonio, azoto e metano solidi, che costituisce il lobo sinistro di Tombaugh Regio, forse la più recente e attiva regione di Plutone.
Il viaggio di New Horizons continua. Ma oltre a continuare ad inviare a terra l’enorme mole di dati raccolti durante il fly-by, New Horizons ha ripreso le più ravvicinate immagini di un oggetto della Fascia di Kuiper, oltre naturalmente a Plutone e ai suoi satelliti.
Il 2 novembre scorso, i controllori della missione hanno puntato LORRI in direzione di 1994 JR1, un oggetto trans-nettuniano (TNO) di circa 150 km di diametro e distante 5,3 miliardi di km dal Sole e 280 milioni dalla sonda.
Mai un oggetto della periferia del Sistema Solare era stato fotografato da così vicino: New Horizons ha infranto il record, migliorandolo di almeno 15 volte.
Dove sono state scattate queste foto di Plutone