Abbiamo seguito con trepidazione la storica giornata di ieri, quando la sonda New Horizons è passata accanto a Plutone cominciando a inviare immagini mai viste prima: abbiamo riassunto i punti salienti dell'evento, ripercorso una storia lunga 85 anni, spiegato tutto quello che c'era da sapere sullo storico fly-by e anche seguito la diretta delle sue fasi salienti, godendoci pure un messaggio di congratulazioni da parte di Stephen Hawking.
Sonda "rosa"? Ora, grazie a un articolo di The Atlantic, possiamo aggiungere una curiosità: New Horizons potrebbe essere la missione con il maggior numero di donne nella storia della NASA.
Con le parole di Fran Bagenal, astrofisica che da 40 anni lavora presso l'agenzia spaziale statunitense: «Non so se è tecnicamente così, ma sono stata coinvolta in Voyager, negli anni Settanta, e poi in Galileo e in molte altre missioni. Ciò che posso dire è che questa volta noi donne siamo davvero tante».
Un calcolo complicato. È difficile stabilire se davvero siamo di fronte a un record al femminile, perché nel corso degli ultimi dieci anni migliaia di persone hanno contribuito alla missione New Horizons, fra scienziati, tecnici e ingegneri. E siccome nessuno ha tenuto un conto esatto, Fran Bagenal si limita, giustamente, a registrare la sua sensazione.
Un quarto sono donne. Abbiamo un dato certo se ci concentriamo solo sul team che ha curato il fly-by, cioè le persone che hanno gestito le operazioni dell'ultimo mese: un comunicato ufficiale della NASA sostiene che in questo caso le donne rappresentano circa il 25%.
C'è ancora molta strada da fare. Quello raggiunto con New Horizons è indubbiamente un traguardo da celebrare, e l'astrofisico Kimberly Ennico (alla sua quarta missione spaziale) ricorda chiaramente che «in più di un'occasione, quando ero l'unica donna nella stanza, venivo regolarmente presa per la segretaria». Ma, pur festeggiano il cambio di rotta, aggiunge: «Non abbiamo ancora raggiunto l'eguaglianza, mi spiace dirlo. L'avremo fatto quando arriveremo al punto di non dover sottolineare quante donne hanno partecipato a una missione».


Apparentemente ci vorrà ancora molto tempo: secondo una ricerca condotta dall'Università di Yale nel 2012, quando cerchi un lavoro come biologo, chimico o fisico, hai maggiori probabilità di ottenerlo se sei un uomo. E una volta assunto verrai pagato circa 4mila dollari l'anno più di una donna con pari qualifiche.
Il cuore di una PlayStation. Al di là della questione femminile, c'è un'altra piccola curiosità sulla sonda. Questa volta ha una maggiore attinenza con l'universo maschile (posto che i videogames siano più amati dai maschi): come spiega The Verge, il controllo della sonda è affidato al processore che faceva funzionare la prima PlayStation.