Un tubo di titanio contenente un campione di roccia è stato depositato dal rover Perseverance della Nasa sulla superficie di Marte. È il primo di una serie di dieci contenitori che nei prossimi due mesi il rover rilascerà nell'area chiamata "Three Forks", dando così vita al primo deposito di campioni realizzato dall'umanità su un altro pianeta.
Il deposito segna uno storico primo passo verso quella che sarà la missione chiamata Mars Sample Return.
Destinazione terra. Questo campione in realtà è il duplicato di un altro campione che Perseverance porta con sé al suo interno. Stando a quanto finora progettato circa la missione Mars Sample Return, Perseverance dovrebbe consegnare i campioni di suolo e rocce marziane a un lander che sarà inviato in futuro su Marte. Il lander, a sua volta, dovrebbe utilizzare un braccio robotico per posizionare i campioni in una navicella che, grazie a un piccolo razzo, dovrebbe decollare verso l'orbita marziana dove si "incontrerà" con un altro veicolo spaziale che catturerà il contenitore dei campioni e li riporterà sulla Terra (vedi la ricostruzione nel video che segue)
E il deposito? Fungerà da riserva nel caso in cui Perseverance, per qualche motivo, non dovesse riuscire a consegnare i campioni alla navicella. In tal caso, infatti, un piano alternativo prevede che un paio di elicotteri (simili a Ingenuity, portato su Marte da Perseverance, ma più potenti) possano recuperare i campioni rilasciati nei vari depositi e consegnarli alla sonda di ritorno.
Un'ora di controlli. Il primo campione ad essere rilasciato è stato un nucleo di roccia ignea delle dimensioni di un gesso da lavagna, soprannominato "Malay", che venne raccolto il 31 gennaio 2022 in una regione del cratere Jezero di Marte chiamata "South Séítah". Anche se concettualmente semplice, il deposito del campione di roccia è stata un'operazione che ha richiesto al rover più di un'ora di… ragionamenti per recuperare il tubo metallico dall'interno della sua pancia del rover, osservarlo un'ultima volta con la sua CacheCam interna e far cadere il campione su una porzione di superficie marziana accuratamente selezionata.
Segnale: ok. Un volta ricevuto il segnale che confermava il rilascio del campione i tecnici del Jet Propulsion della Nasa lo hanno fotografato con la macchina fotografica posta all'estremità del braccio robotico per verificare come fosse caduto il contenitore (doveva essere sdraiato e non in piedi, altrimenti lo si sarebbe fatto cadere con il braccio robotico) e hanno voluto verificare se non fosse finito vicino ad una delle ruote del rover.
Tutto invece, è avvenuto nel migliore dei modi. "Vedere il nostro primo campione a terra è una grande pietra miliare per il nostro primo periodo di missione, che termina il 6 gennaio", ha affermato Rick Welch, vice project manager di Perseverance presso il Jet Propulsion Laboratory della Nasa.