Il 3 gennaio 2023, alle 00:40 circa (ora italiana), la Terra sarà al perielio, cioè alla sua minima distanza dal Sole. Siamo più vicino al Sole di quanto siamo in estate, eppure fa freddo: questo perché la distanza della Terra dal Sole non c'entra con le stagioni, o perlomeno, non è il fattore determinante.
Perché l'orbita della Terra non è molto differente da un cerchio, e quindi distanza minima e massima dalla nostra stella variano poco nel corso dell'anno. Per esempio, quest'anno la Terra in perielio si trova a 147.100.632 di km dal Sole ("da centro a centro"), quando sarà all'afelio (alla distanza massima, il 5 luglio) tra noi e la nostra stella ci saranno 152.099.968 di km. Cinque milioni di km di differenza su circa 150 milioni di media non sono molti (più o meno il 3%).
Sole alto, Sole basso. La differenza tra le stagioni la fa invece l'inclinazione con cui i raggi del Sole arrivano sulla Terra. Quando il Sole è basso, i suoi raggi ci arrivano molto inclinati e scaldano poco perché l'energia "si spalma" su di una superficie superiore: è inverno. Quando invece il Sole è alto, i suoi raggi arrivano sulla Terra molto più perpendicolari (anche se, da noi, mai del tutto perpendicolari) e si "concentrano" di più, riscaldando il nostro emisfero: è estate.
SI FA PRESTO A DIRE ESTATE. Nell'emisfero australe, però, come sappiamo, le stagioni sono invertite rispetto alle nostre. Per i più precisi, bisogna dire che c'è una piccola differenza "climatica" tra i due emisferi della Terra: la situazione non è perfettamente simmetrica. L'estate australe (in corso quando da noi è inverno) può essere più calda della nostra, perché combina Sole alto nel cielo e minima distanza della Terra dal Sole.
Per lo stesso motivo, l'inverno australe può essere leggermente più freddo del nostro, perché si verifica appunto quando la Terra è più lontana dal Sole, in afelio. In altre parole, le stagioni dell'emisfero sud sono un pochino più "estreme" delle nostre.
[articolo aggiornato il 3 gennaio 2023]