In base alla teoria del Big Bang, l’energia dell’ esplosione iniziale è servita per dotare di movimento la materia primordiale che componeva l’universo. Una delle leggi fondamentali della fisica stabilisce che, in un qualsiasi insieme isolato, la quantità di moto complessiva deve rimanere costante. In altre parole, se un oggetto dell’insieme diminuisce il proprio movimento, ci dovrà essere un altro oggetto dello stesso insieme che lo aumenti, così che la quantità di moto totale rimanga la stessa. Pertanto, quando l’insieme di atomi e molecole si è addensato a formare i pianeti e il Sole, la quantità di moto degli atomi e delle molecole non è scomparsa, ma si è “trasmessa” ai pianeti e al Sole stessi, dotandoli degli unici due movimenti che un corpo rigido può compiere: traslazione nello spazio e rotazione su se stesso.