Alle 7 e 21 italiane del 24 novembre 2021 la sonda DART della NASA è stata lanciata da un razzo Falcon 9 alla volta di un asteroide, chiamato Dydymos. L'obiettivo della missione – che ha fatto tesoro anche dei dati acquisiti durante la missione giapponese Hayabusa 2 su Ryugu – sarà quello di colpire la luna dell'asteroide, Dimorphos, impattando alla velocità di 23.760 chilometri orari. Più in generale, la missione vuole sperimentare una strategia per deviare un asteroide che, in futuro, fosse in rotta di collisione con la Terra.
E ora? Il lancio di DART è avvenuto come da programma: la sonda ora vola libera verso il suo obiettivo, sul quale arriverà il 2 ottobre del 2022. L'impatto avverrà quando sonda e asteroide si troveranno a poco più di 13 milioni di chilometri dalla Terra.
Contributo italiano. La missione vede la partecipazione dell'Agenzia Spaziale Italiana e dell'Agenzia Spaziale Europea. L'Italia infatti ha costruito presso Argotec (una azienda di ingegneria aerospaziale fondata a Torino) la sonda LICIACube, un oggetto poco più grande di una scatola di scarpe, del peso di 14 chilogrammi, che viaggerà all'interno di DART: una volta arrivata in prossimità di Didymos, 10 giorni prima dell'impatto, LICIACube si staccherà per portarsi in una posizione che le permetterà di riprendere gli ultimi istanti di DART prima dell'impatto e successivmente di fotografare il cratere che si dovrebbe formare.
Questo permetterà di conoscere meglio la struttura dell'asteroide e analizzare alcuni effetti prodotti dall'impatto. A questo scopo LICIACube è stata dotata di due diverse macchine fotografiche per fotografare ad ampio e a stretto raggio, e catturare così immagini dettagliate sia della superficie, sia del materiale emesso durante lo scontro.
La piccola sonda riuscirà ad avvicinarsi fino a 50 km da Dimorphos e una volta raccolte le immagini le invierà a Terra, ma ci vorranno circa sei mesi affinché tutto il materiale venga scaricato dal computer di bordo.
Lanciane un altro, spacex! Un successo grazie al Falcon 9 Il lancio di oggi è il ventiseiesimo dell'anno e il centoventiseiesimo in totale da parte di SpaceX e come tutti i precedenti è riuscito al 100 per cento. Il primo stadio è rientrato a terra appoggiandosi sulla piattaforma in oceano, chiamata Of Course I Stll Love You, mentre il secondo stadio si è acceso per due volte al fine di immettere DART sulla giusta traiettoria verso l'asteroide. Il razzo Falcon 9 era al suo terzo volo dal novembre 2020 quando lanciò il Sentinel 6A, seguito poi da un lancio di satelliti Starlink.