Oltre le orbite di Urano e Nettuno, nel buio delle profondità del Sistema Solare, esisterebbe un decimo pianeta, o forse è proprio il famoso nono pianeta, visto che quest’ultimo non si decide a farsi trovare e ci lascia, così, nell'incertezza numerologica.
L’anno scorso Mike Brown e Kostantin Batygin (California Insitute of Technology) avevano ipotizzato l’esistenza di un nono pianeta (Planet Nine, Pianeta 9) che avrebbe una massa 10 volte superiore a quella della Terra. L'ipotesi si basa sullo studio del comportamento e delle orbite di alcuni piccoli pianetini (planetesimi) della Fascia di Kuiper, una regione del Sistema Solare che si estende da 30 unità astronomiche dal Sole (l'orbita di Nettuno) a 50 UA, dove esisterebbero centinaia di migliaia di piccoli oggetti ghiacciati.
Quel Planet Nine gli astronomi lo stanno ancora cercando: è una ricerca oggettivamente molto difficile, perché se anche fosse effettivamente così tanmto più grande della Terra, la luce che rifletterebbe dal Sole sarebbe davvero in misura insignificante - perciò difficile da cogliere anche con i più potenti telescopi spaziali e terrestri. Qual pianeta, tra l’altro, secondo l'ipotesi si troverebbe a ben 700 UA (1 Unità Astronomica corrisponde alla distanza Sole-Terra, 150 milioni di chilometri).
È più vicino (o è un altro?). Ora Kathryn Volk e Renu Malhotra (University of Arizona) ritengono di avere rilevato anomalie e fenomeni di interferenza gravitazionale più vicino alla Terra, a “sole” 50 UA. Quasi alla frontiera della Fascia di Kuiper, dove ci sarebbero degli oggetti con un piano orbitale inclinato di circa 8 gradi rispetto al piano dei pianeti: «Non è quello che ci si aspetta, se i pianeti del Sistema Solare sono quelli che conosciamo», ha commentato Volk.
Ciò significa che dovrebbe (potrebbe?) esserci un pianeta piuttosto grande a perturbare quelle orbite: i due ricercatori l'hanno chiamato Decimo Pianeta, nel caso esista anche il Nono.
In base ai calcoli, il Decimo dovrebbe avere dimensioni simili a quelle di Marte e potrebbe essere stato espulso dall’interno del Sistema Solare agli inizi della sua storia. «E se davvero ha dimensioni simili a Marte, forse ci sono altri pianeti di dimensioni significative, da qualche parte là fuori», aggiunge Volk.
Secondo Michele Bannister (Queen University, di Belfast) l'ipotesi si adatta bene a vari modelli sulla nascita del Sistema Solare, per i quali diversi pianeti, dopo la loro formazione, sono stati “lanciati” lontano per un gioco di forze gravitazionali con i pianeti giganti.
I dubbi. Quel che lascia perplessi alcuni astronomi, per esempio Alessandro Morbidelli (Osservatorio della Costa Azzurra, Nizza), è il fatto che un simile pianeta, a una distanza non così grande, sia finora sfuggito all'osservazione dei telescopi più potenti.
Tuttavia, come fa rilevare Batygin, è possibile che il pianeta sia sfuggito all'osservazione perché oscurato dal centro galattico, molto luminoso.
Anche per Decimo la caccia è dunque aperta: non rimane che attendere nuovi risultati dalle osservazioni sui piccoli pianeti oltre Nettuno, oggetto di numerosi studi recenti.