Tutte le ali della flotta degli Space Shuttle della Nasa saranno corredate di sensori per individuare i danni da impatto provocati dal lancio di detriti o da altre materie che orbitano nello spazio.
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La navetta Columbia in fase di decollo. (Foto d'archivio). © Nasa. |
Tutte le ali della flotta degli Space Shuttle della Nasa saranno corredate di sensori per individuare i danni da impatto provocati dal lancio di detriti o da altre materie che orbitano nello spazio. Il margine di ogni ala sarà marcata con sensori in grado di indicare con precisione il tipo di danno accusato della distruzione del Columbia (l'ingresso, attraverso un varco formatosi durante il decollo, di gas surriscaldato nell'ala sinistra), e di monitorare altri tipi di impatti di sostanze presenti nello spazio.
La tavola delle modifiche. In seguito all'incidente del Columbia, il Columbia Accident Investigations Board, cioè la commissione che sta cercando di fare luce sull'accaduto, ha emanato 15 “raccomandazioni” che devono essere implementate prima che la flotta degli shuttle torni a volare. Quella dei sensori non è una modifica prevista dal corpo investigativo, ma la NASA ha deciso di realizzarla ugualmente. L'agenzia spaziale sta prendendo anche altre misure preventive tra cui simulazioni delle emergenze in volo e test di materiali compositi resistenti al calore per realizzare le ali degli Shuttle. La Nasa spera di lanciare la prima missione “post-Columbia” tra il 14 settembre e il 4 ottobre 2004.
(Notizia aggiornata al 22 gennaio 2004)