Nuove osservazioni ci restituiscono un'immagine più precisa della Via Lattea. La galassia che ci ospita non è fatta esattamente come l'abbiamo sempre vista rappresentata. (Andrea Porta, 16 giugno 2008)
La Via Lattea ha un aspetto diverso da quello che abbiamo sempre creduto. La grande galassia a quattro bracci che ospita noi e tutto il Sistema Solare, infatti, non è propriamente così come l'abbiamo sempre vista nelle immagini ricostruite dalle osservazioni spaziali: secondo nuove e più precise rilevazioni, recentemente presentate nel corso dell'ultima conferenza dell'American Astronomical Society a St. Louis (Missouri, Usa), la "spirale stellare" di bracci ne ha soltanto due. Gli altri sarebbero solo minuscole protuberanze.
Una visione più nitida. Studiare la Via Lattea non è mai stato semplice: nonostante le prime osservazioni risalgano addirittura al 1765, ancora oggi è difficile riuscire a identificarne con chiarezza la forma a causa della nostra visuale laterale, peraltro oscurata da una serie di stelle e di nubi di polvere interstellare che la tengono nascosta anche ai moderni telescopi.
Stelle al rallentatore. Ora però due team di ricerca, impiegando il telescopio spaziale Spitzer e il sistema di telescopi terrestri Very Long Baseline Array, radiocontrollati dal National Radio Astronomy Observatory di Soccoro (New Mexico, Usa), hanno visto attraverso le "nebbie galattiche" scoprendo nuovi dettagli. Oltre ad aver osservato i due bracci "monchi", gli scienziati hanno anche appurato che le stelle che compongono la galassia si muovono più lentamente di quanto immaginato e che la barra centrale che fa da perno alla spirale è molto più grande di quanto si è sempre creduto. La scoperta potrebbe portare, secondo gli astronomi, un contributo in più nella comprensione delle dinamiche fisiche che riguardano anche altre galassie.