Dal 2015 diversi astronomi sono impegnati nel tentativo di spiegare il fenomeno che avvolge di mistero la stella nota come KIC 8462852, una stella di sequenza principale di classe F a 1.480 anni luce dalla Terra, che mostra una variabilità di luminosità che finora non è stato possibile interpretare.
Sono state avanzate numerose ipotesi, alcune anche molto azzardate (o fantasiose, a seconda dei punti di vista): una di queste ipotizza addirittura una sfera di Dyson attorno alla stella, ossia una struttura artificiale costruita da una civiltà super progredita per catturare tutta l'energia della propria stella.
Il banchetto della stella. Nessuna ipotesi, per quanto azzardata, è però riuscita a spiegare tutte le caratteristiche di quella lontana stella. Ora però una nuova idea sembra essersi guadagnata l'attenzione dalla comunità scientifica: ciò che è rilevato dagli strumenti, ossia la variabilità di luminosità, sarebbe il risultato della cattura di un pianeta da parte della stella.
Stando ai ricercatori della Columbia University in un qualche momento della sua storia KIC ha inghiottito un pianeta, e il materiale residuo della catastrofe o anche alcune lune sono rimaste attorno alla stella e, passando tra questa e i nostri strumenti di osservazione, bloccano la luce e sarebbero perciò all'origine dell'intermittenza luminosa.
Un'idea che potrebbe spiegare sia gli improvvisi oscuramenti osservati sia le graduale diminuzione della luce della stella rilevata tra il 1990 e il 1989.
Generalmente, quando un pianeta extrasolare passa davanti alla propria stella, riduce la sua luminosità di circa l'1%: per KIC 8462852 la variazione arriva fino al 22%. Secondo il gruppo di ricerca della Columbia, se la stella avesse inghiottito un pianeta l'energia rilasciata può avere creato un improvviso aumento di luminosità, per poi ritornare alla normalità nell'arco di settimane o mesi.
Il lungo pasto. L'evento potrebbe essere avvenuto circa 10.000 anni fa, sostengono i ricercatori, e il recente oscuramento suggerisce che la catastrofe si è conclusa in tempi molto più recenti.
Secondo gli astronomi fenomeni di questo tipo potrebbero essere relativamente comuni, anche se risultano alquanto difficili da scoprire perché gli strumenti di cui disponiamo non sono sufficientemente potenti da rilevarli con facilità a distanze superiori di 1.000 anni luce dalla Terra.
Nuovi colpi di scena. Siamo dunque alla soluzione del mistero? Forse no: anche senza tirare in ballo super civiltà aliene, le variazioni di luce della stella potrebbe essere causate da detriti cosmici che si troverebbero in un qualche punto tra noi e KIC, sostengono alcuni scienziati, ipotizzando perciò l'esistenza dei residui di un gigantesco oggetto tra la stella e il nostro pianeta.