Non si conosce ancora il costo di un biglietto per un posto sulla New Shepard, la capsula per voli suborbitali della Blue Origin. Ma una cosa è certa: i (facoltosi) turisti spaziali non potranno provare l'ebbrezza di "liberarsi" dei loro rifiuti organici a gravità zero.
Lo ha chiarito Jeff Bezos in persona durante il 33esimo Simposio di Spazio a Colorado Springs, qualche giorno fa: sulla capsula, un wc non è previsto. «Andate al bagno prima di salire - ha raccomandato il fondatore di Amazon e della compagnia spaziale - l'intera esperienza, dall'imbarco all'atterraggio, durerà 40-41 minuti. Ce la si può fare. Ci si potrebbe persino disidratare un pochino, in caso di vescica debole».


Ma quando finisce? Trattenersi per questo lasso di tempo è possibile, ma il vero problema è che un'avventura così intensa potrebbe rendere il controllo delle funzioni biologiche più arduo del solito. L'agitazione potrebbe dare a qualcuno impellenti problemi intestinali, per esempio, nel qual caso i 10 minuti effettivi a "zero g" sembrerebbero non finire mai.
Alla vecchia maniera. Di per sé, comunque, la scelta di Bezos non sorprende: come ha spiegato Mark Shelhamer, ex scienziato della Nasa, al sito di Gizmodo, gli spazi ridotti della capsula non garantiranno privacy, e per quasi tutta la durata del volo bisognerà rimanere seduti con le cinture allacciate. Difficile che qualcuno voglia trascorrere al bagno i pochi minuti in assenza di peso (ma che ha pagato a peso d'oro). In ogni caso, comunque, la soluzione c'è: si farà come gli astronauti in fase di lancio, si indosserà un pannolone.
Sacchetti di carta. Il vero inconveniente potrebbe invece essere la nausea. Le sollecitazioni al sistema vestibolare potrebbero facilmente portare al vomito persone non addestrate. Una possibilità per la quale Bezos si è detto "non preoccupato", ma che sarà in ogni caso meglio prevedere.








