Spazio

Niente è rotondo come il Sole

Se la nostra stella avesse le dimensioni di una palla da beach volley, la differenza tra il diametro polare e quello equatoriale misurerebbe meno di un capello: i sorprendenti risultati di uno studio americano.

Brillamenti, macchie solari, eiezioni di massa coronale: non si può certo dire che la nostra stella conduca un'esistenza tranquilla. Eppure questa fremente attività non sembra perturbarne la forma. Il Sole rimane costante nella sua rotondità, anzi, è la sfera più perfetta esistente in natura.
La differenza tra il diametro all'equatore e quello ai poli è di appena 10 chilometri. Immaginando di ridurre la stella alle dimensioni di una palla da beach volley, questa differenza misurerebbe meno dello spessore di un capello. «Non è solo molto rotondo. È troppo rotondo» spiega Jeffery Kuhn, fisico e ricercatore solare dell'Università delle Hawaii di Manoa, «è più sferico e invariabile nella forma di quanto fosse previsto».

Per ottenere queste misure Kuhn e colleghi si sono affidati alle immagini catturate dall'Helioseismic and Magnetic Imager (HMI), uno strumento a bordo del Solar Dynamics Observatory della Nasa che fornisce ogni giorno quasi 15 mila ritratti della nostra stella, misurandone il flusso magnetico e le increspature superficiali causate dal movimento del plasma. Nella prima immagine (a destra nella foto) catturata il 1 agosto, il disco solare si mostra in tutta la sua intensità luminosa. Nella seconda, ottenuta da un altro strumento a bordo, l'Atmospheric Imaging Assembly, si può osservare il Sole nella lunghezza d'onda dell'ultravioletto.

Il Sole come non l'hai mai visto in un video del Solar Dynamics Observatory

Negli ultimi due anni, l'attività solare è riesplosa dopo un periodo di relativa quiete, e ciò ha fornito ai ricercatori un'occasione preziosa per studiare le varie fasi del ciclo solare. Le precendenti osservazioni della forma del Sole sono state eseguite per lo più da terra, e sono per tanto influenzate dalla presenza dell'atmosfera terrestre. Variazioni nella forma osservata del Sole finora potrebbero cioè essere dovute a cambiamenti atmosferici e non al Sole stesso. Le immagini catturate dall'HMI sono molto più precise, anche se rimangono - e gli scienziati ci stanno lavorando - un paio di elementi di "disturbo" da escludere dalle analisi: i lievi movimenti dell'osservatorio spaziale e la distorsione delle sue lenti.

Il Sole? Un'opera d'arte. Guardare per credere

Le foto del transito di Venere sul Sole (guarda)

3 settembre 2012 Elisabetta Intini
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