A oltre sei miliardi di chilometri dalla Terra, uno sciame di piccoli mondi ghiacciati circonda il bordo oscuro del nostro Sistema Solare. Il Sole è così lontano da questo luogo che si confonde tra le stelle del cielo. Stiamo parlando della Fascia di Kuiper, un anello di oggetti ghiacciati a forma di ciambella che, ancora oggi, è una delle regioni dello spazio "vicino a noi" a risultare più misteriosa e interessante.
Lanciata sulla fascia. La Fascia di Kuiper è costituita dai "residui" della formazione del nostro Sistema Solare, frammenti che sono una sorta di documentazione fossile della sua nascita. Da molto tempo la possibilità di dare uno sguardo ravvicinato da queste parti è, per gli astronauti, un sogno. Che presto, però, potrebbe realizzarsi. Il prossimo 1° gennaio, infatti, la sonda della Nasa New Horizons - in viaggio nel Sistema Solare da 13 anni e che divenne famosa quando inviò a Terra per la prima volta immagini ravvicinate di Plutone e del suo principale satellite Caronte - raggiungerà la Fascia di Kuiper andando a sfiorare l'oggetto chiamato 2014 MU69.
Per circa 24 ore spremerà le sue fotocamere e gli strumenti di bordo per raccogliere un gran numero di informazioni dettagliate di quel piccolo mondo. Poi inizierà a trasmettere le sue scoperte a Terra per farci conoscere quei dati tanto preziosi per sapere di più sulla storia del nostro Sistema Solare.
I quesiti aperti. Spiega Alan Stern, responsabile della missione New Horizons: «Come è nato 2014 MU69? Ha un'atmosfera? Possiede degli anelli? A queste domande sapremo dare una risposta e forse ci mostrerà elementi che ora non riusciamo neppure di immaginare».
MU69 diventerà l'oggetto più distante che sia mai stato esplorato dall'uomo. Ecco perché è stato già ribattezzato “Ultima Thule”, dal nome della regione che gli antichi geografi ritenevano fosse la più remota del mondo abitato.
Dopo aver completato il suo compito storico, New Horizons si immergerà nello spazio profondo verso la costellazione del Sagittario. «In questo momento», continua Stern, «tutto sta andando alla perfezione. Abbiamo da poco apportato una piccola correzione alla sua traiettoria e avremo l'opportunità di realizzarne altre tre prima del primo gennaio. Tuttavia penso che non saranno necessarie, perché la traiettoria attuale è praticamente perfetta».