Sarà ancora Paolo Nespoli l'astronauta italiano per la Stazione Spaziale Internazionale, per circa sei mesi. La scelta è stata annunciata dal presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Roberto Battiston.
La decisione è stata presa in collaborazione con la Nasa nell’ambito del protocollo d'intesa (memorandum of understanding) del 1997 tra le due agenzie spaziali, grazie al quale l’Italia ha fornito i moduli abitativi logistici per la Iss in cambio di opportunità di volo e di sperimentazioni da effettuare a bordo della Stazione spaziale. «L’Italia ha condotto ben 7 missioni in 11 anni - ha commentato Battiston - ed è un dato di fatto che dimostra le capacità del nostro Paese in ambito spaziale.»
Paolo Nespoli, classe 1957. «L’anno scorso, quando pensavo a "cosa fare da grande", sono stato chiamato dal presidente Battiston, che mi chiese se volevo andare di nuovo sulla Iss. Accadeva proprio quando cominciavo a pensare di cambiare la "polo" dell’Esa con giacca e cravatta... Ero orgoglioso, e avere sulla mia maglietta il logo dell'Asi sarà un vero onore.»
Una vita per lo Spazio. Nespoli inizierà da subito gli allenamenti e tra un anno si avranno i dettagli della missione e la scelta degli esperimenti che gli verranno affidati. Nespoli è parte del corpo dell'Esa (l'Agenzia spaziale europea) dal 1991. Il 23 ottobre 2007 è partito con lo Space Shuttle Discovery, STS-120, in qualità di specialista di missione (missione Esperia per l'Esa). Il 15 dicembre 2010 è tornato sulla Stazione spaziale internazionale per la missione MagISStra (Esa) come ingegnere di volo. La prossima missione avverrà a bordo della Soyuz MS-05 con lancio - presumibilmente - attorno a maggio 2017.
Esclusiva: un video di Luca Parmitano da Aquarius. Intanto, un'altra leggenda dell'astronautica italiana, Luca Parmitano, sta conducendo una missione nelle profondità oceaniche: dal 20 luglio - e per 14 giorni - vive ininterrottamente a quasi 20 metri di profondità per una serie di test per la 20esima missione NEEMO della Nasa. Qui sotto, in un video realizzato con immagini esclusive, è lo stesso Parmitano a mostrare alcuni momenti chiave di questa esperienza.
A ospitare Luca e i suoi compagni astronauti, la stazione di ricerca sottomarina della Nasa Aquarius, al largo della Florida. Assieme ai suoi compagni di equipaggio - Serena Aunon (Nasa), David Coan (Nasa) e Norishige Kana (Jaxa, l'agenzia giapponese) - Parmitano deve affrontare un compito molto particolare: testare in acqua nuove tecniche e strumenti per le cosiddette passeggiate spaziali, simulando sott’acqua le attività extraveicolari condotte dagli astronauti all’esterno dei veicoli spaziali.

Aquarius, al largo della Florida, in un habitat che offre una simulazione convincente per l’esplorazione spaziale, è l’unica stazione di ricerca "spaziale" sottomarina al mondo.
Il mondo sottomarino è per l'uomo un luogo ostile e “alieno”, ideale per prepararsi a sfide simili a quelle in cui ci si può imbattere nello Spazio. In questa missione gli astronauti-sub vivono come se fossero su Marte e comunicano con la stazione in superficie con un ritardo di 10 minuti.
